IL SINDACO CHE “A DOMANDA NON RISPONDE”. MAI!
Orizzonte Comune, 26 giugno 2019
Il dizionario di Nicolò Tommaseo
e Bernardo Bellini, è il più importante dizionario della lingua italiana
prodotto durante il Risorgimento italiano.
Tommaseo, alla voce
“indiano” del suo dizionario scrive: «Far l'indiano, Fingere di non ne sapere,
o Affettare fuor di proposito maraviglia; com'uomo
estraneo che vien di lontano. Più comune che Fare il nesci e lo gnorri; questi
dicono affettata ignoranza, il primo segnatamente di fatto, il secondo anche
d'idea o d'artifizi d'avvedimento; e denotano ancora
meno sincerità».
A quale delle tre categorie appartenga il
Sindaco, dott. Giovanni Rosario Lombardi, è ancora da capire. Se finge di non
sapere ciò che avviene sotto gli occhi di tutti, se ignora per davvero ciò o se
recita e si arrampica sugli specchi per cercare di raggirare il suo
interlocutore, non è ancora chiaro del tutto, anche se noi un’idea ce la siamo
fatti.
Nel consiglio del 18 giugno scorso,
infatti, il gruppo “Orizzonte Comune” ha proposto ben tre interrogazioni, due
del consigliere Marrocco in materia di bilancio e la terza del consigliere Capasso sulla piscina comunale.
Con la prima si chiedeva al Sindaco e
all’assessore alle finanze come fosse stato possibile stanziare in bilancio delle entrate già al
netto dell’aggio di riscossione, che va pagato alla “Publiservizi”.
La risposta del Sindaco è stata la seguente: “…agli
atti risultano le fatture emesse dal concessionario pertanto è plausibile che
l’iscrizione avverrà al lordo dell’aggio da corrispondere al concessionario”.
Caro Sindaco, non sappiamo se questa
risposta sia stata scritta di tuo pugno, con la collaborazione del tuo vice o
dal responsabile finanziario, ma faresti bene a riguardare l’ipotesi di
bilancio di recente approvato, da te e dalla tua maggioranza.
In violazione del principio contabile di
integrità delle entrate, infatti, le entrate riversate dai concessionari
vengono incassate al netto dell’aggio di riscossione, senza il discarico della
relativa fattura, il cui importo viene trattenuto alla fonte dai gestori,
alterando così l’esatta rappresentazione delle entrate e delle spese di
bilancio. Lo stanziamento di spesa per l’aggio di riscossione è pari 0,00 € per
cui non si tengono in alcun conto le fatture del concessionario.
Ci sembra la tua una risposta da “Indiano”.
Con la seconda interrogazione si
evidenziava che i dati previsti per il recupero dell’evasione IMU, TARI e per
permessi di costruire non si erano realizzati e che inoltre, per queste ultime
entrate, erano state violate le disposizioni sui vincoli di destinazione delle
stesse.
La risposta è stata la seguente: “Il
Sindaco, riferisce che l’interrogazione si riferisce a dati di consuntivo che
allo stato non sono stati ancora approvati pertanto non è dato riscontrare la
stessa”.
No caro Sindaco, l’interrogazione dice ben
altro e tu lo sai. Al di là del fatto che parliamo di dati dal 2018 in avanti e
che, almeno per il 2018, i dati consuntivi sono disponibili, faresti bene a
rileggere il modello “F” allegato all’ipotesi di bilancio approvato da te e
dalla tua maggioranza.
Viene detto chiaramente, DA VOI, non
dall’opposizione, che l’ultimo anno di notifica di accertamenti I.M.U. è il 2015 e che le entrate da permessi di costruire
sono state accertate per appena € 26.430,58 nel 2018 (a fronte dei 260.000,00 €
stanziati)! Ancor più grave è far finta di non sapere che le destinazioni
contabili date ai proventi da oneri di urbanizzazione e costi di costruzione si
pongono in contrasto, totale o parziale, con le disposizioni di cui all’articolo
1, comma 460, della legge n. 232/2016. Avete finanziato addirittura spese
legali con gli oneri di urbanizzazione!
Diciamo che hai fatto il “Nesci” in questo
caso.
Con la terza e ultima interrogazione si
chiedeva sulla base di quale atto gestionale di proroga la ditta “Aqua s.r.l.”, con sede in Caserta, abbia operato presso la
piscina comunale di Calvi Risorta dal 1/11/2018 ad oggi, indicando gli estremi
dello stesso e la durata del nuovo affidamento.
La risposta del Sindaco è stata la
seguente: “…nell’interrogazione si fa riferimento ad
una serie di documenti che sono in possesso degli uffici, pertanto invita
l’interrogante a chiedere tutte le informazioni necessarie ai competenti uffici”.
No caro Sindaco, non ci siamo, questa è
proprio una risposta da “Gnorri”.
Come puoi non sapere se il gestore di una
struttura di proprietà comunale abbia un regolare atto di concessione o meno?
Sarebbe come ritrovarsi degli estranei in casa propria e non sapere se sono
degli occupanti abusivi o persone con un regolare contratto di locazione!!!
Sul sito istituzionale non c’è traccia
degli atti di affidamento, a titolo oneroso o gratuito, di tutte le strutture
sportive comunali (campi di calcio, polivalente e piscina) che coprano anche il
periodo attuale. Non è mai stato stipulato alcun contratto in forma pubblica o
pubblico-amministrativa con il concessionario dell’impianto, al fine di
formalizzare il rapporto obbligatorio.
Solo con la determinazione di registro
generale n. 31 del 27/02/2018 è stata
disposta l’aggiudicazione della gestione dell’impianto natatorio, per il
periodo dal 01.03.2018 al 31.10.2018, alla ditta “Aqua
s.r.l.”.
Dubitiamo ci sia un regolare atto
dirigenziale di proroga di tale affidamento in concessione della piscina, ma
anche se ci fosse ci devi spiegare, caro Sindaco, come sia stato possibile ciò
senza avviare al contempo il procedimento di gara per individuare il nuovo
concessionario, come previsto dal decreto legislativo n. 50/2016 e dalle linee
guida dell’ANAC!
Agli uffici comunali ci siamo già rivolti,
ma faresti bene a rivolgerti anche tu agli stessi, perché noi non abbiamo
ricevuto risposta né da te né da questi ultimi. Magari la risposta potreste
darla all’ANAC, l’Autorità che vi ha già censurato sulla mancanza di
trasparenza.
I Consiglieri del gruppo “Orizzonte Comune”
Dott. Giovanni Marrocco
Dott.ssa Maria Rosaria Capasso