AREA EX POZZI E QUESTIONE AMBIENTALE: SOLO L’INCOMPETENZA DELLA
“BANDA” LOMBARDI È LA VERA “NEMICA DEL POPOLO”
Giovanni
Marrocco, 22 febbraio 2019
Nel consiglio comunale del prossimo 25 febbraio
si discuterà nuovamente di area ex Pozzi, questa volta per approvare una
mozione di contrarietà all’insediamento, nella stessa area, di un nuovo
impianto per il trattamento della frazione umida dei rifiuti.
Una proposta senz’altro condivisibile, annunciata
con toni trionfali dalla “banda” Lombardi, che ne ha approfittato per
auto-proclamarsi come l’amministrazione che tutela, con la massima priorità, il
territorio e la salute pubblica!
Un cittadino caleno, con simpatie per il
gruppo di “Orizzonte Comune”, faceva notare su Facebook
che iniziative del genere, se restano confinate solo sulla carta, servono a ben
poco, portando ad esempio i 50.000,00 € finanziati dalla Regione per la messa
in sicurezza dell’area ex Pozzi, mai utilizzati da Lombardi.
Il Sindaco, in tutta risposta, attribuisce
la paternità di un’opinione legittima di un cittadino all’opposizione stessa,
“sempre e solo una parte” come ama dire, affermando che per disinformazione o
malafede questa cerchi di insinuare cose non vere. Annuncia quindi che la gara
per i primi interventi di bonifica dell’area è stata aggiudicata, che a breve
verranno date informazioni in merito e che mai nessuno aveva intrapreso
un’azione così forte. Conclude definendo l’opposizione “nemica del popolo”!
Caro Sindaco, “venditore di fumo” che non
sei altro, quando l’opposizione, “sempre e solo una parte”, vuole fare un
comunicato ufficiale, ci mette la faccia, “Orizzonte Comune” o Giovanni
Marrocco che sia.
Ma visto che ci hai tirato in ballo, ti
dico serenamente che l’unico nemico del popolo è soltanto la vostra
incompetenza politico-amministrativa.
La storia della bonifica dell’area ex Pozzi
è chiara, ci sono gli atti a documentarla. Avete cincischiato per mesi,
smentito giornali, preso in giro i cittadini, partecipato a cortei, affermando
che l’amministrazione intendeva essere parte attiva nella bonifica dell’area
come soggetto attuatore, senza delegare in bianco a nessuno la gestione di
questa annosa situazione.
Il risultato, però, è che per vostra
incompetenza avete perso la possibilità della gestione diretta di un
finanziamento da 15 milioni di €, per gli interventi di caratterizzazione e
messa in sicurezza del sito, che verranno attuati dalla società pubblica “Invitalia S.p.a.”, come da D.G.R. n. 510 del 1/8/2017 e D.G.R.
n. 166 del 20/03/2018.
Come opposizione costruttiva quale siamo,
contrariamente a quanto vai predicando, vi avevamo anche dato indicazioni
(interrogazione prot. 8363 del 17/08/2017) su come
sopperire alla mancanza di professionalità adeguate presso gli uffici comunali,
vale a dire affidare alla Stazione Unica Appaltante le cosiddette “attività di
committenza ausiliarie”, ma voi avete preferito abdicare e cercare un
contentino politico per continuare con la vostra pantomima.
Ed infatti, per mitigare i danni della brutta figura rimediata, avete ottenuto
la possibilità, da parte della Regione, di gestire per conto della stessa un
finanziamento da 50.000,00 €, per la realizzazione dei primi interventi di
messa in sicurezza dell’area, approvando con la deliberazione di giunta
comunale n. 41 del 10/11/2017, lo schema di accordo tra la Regione Campania ed
il comune di Calvi Risorta.
Nella sostanza, durante le attività
investigative svolte dall’autorità giudiziaria sull’ex area industriale, sono
state scavate nel terreno e negli abbancamenti di
rifiuti delle trincee di indagine che allo stato risultano aperte, senza
delimitazione, protezione o segnalazione; vi è pertanto la necessità di
effettuare primi interventi di messa in sicurezza dell’area, anche mediante
rimozione dei rifiuti pericolosi individuati, nel corso dei sopralluoghi
effettuati dall’ARPAC, nei terreni annessi alla suddetta area industriale.
Tale intervento è propedeutico alla
successiva attività di caratterizzazione ambientale del sito e conseguente
messa in sicurezza/bonifica dello stesso, da parte di “Invitalia
S.p.A.”, mediante l’intervento programmato da 15 milioni di €.
Poiché il tutto è assolutamente fermo da
allora ed i rifiuti pericolosi dissotterrati sono ancora in bella vista, abbiamo
ben pensato di presentare una nuova interrogazione al Sindaco, con la nota prot. 2154 del 22/02/2018 (giusto un anno fa!), per
conoscere:
·
in
che data è stato sottoscritto l’accordo con la Regione per la realizzazione dei
primi interventi di messa in sicurezza dell’area “ex Pozzi-Ginori”,
secondo lo schema approvato con deliberazione di giunta comunale n. 41 del
10/11/2017;
·
quali
attività siano state sinora concretamente poste in essere in attuazione dello
stesso e quali tempi sono previsti nel cronoprogramma
degli interventi che il comune avrebbe già dovuto approvare;
·
se
sia intenzione dell’amministrazione agire legalmente nei confronti del
Fallimento della Vernici-Iplave e di tutte le altre
aziende coinvolte e responsabili, direttamente o indirettamente, del disastro
ambientale, costituendosi anche parte civile per i danni causati alla
collettività, visto che la Regione ha chiaramente escluso un proprio intervento
in tal senso.
La risposta è arrivata con la deliberazione
di consiglio comunale n. 25 del 20/04/2018, con la quale il Sindaco ci fa
sapere che l’accordo con la Regione è stato sottoscritto il 27/11/2017, che in
data 2 marzo 2018 la Regione ha chiesto lumi sul cronoprogramma
e sulle azioni fino a quel momento poste in essere, e che sarebbe stata “cura
di questa amministrazione informare il consiglio comunale (e quindi gli
interroganti) in ordine alle comunicazioni che saranno inviate alla Regione
Campania al termine dei necessari adempimenti cui sta provvedendo l’ufficio
preposto”. L’opportunità di eventuali azioni legali nei confronti dei
responsabili del disastro ambientale, invece, sarebbero state valutate “nella
circostanza”, espressione sibillina ed evasiva.
Ebbene, il Sindaco, con un post del 21
febbraio 2019, attribuisce all’opposizione un intervento critico mossogli da un
cittadino caleno su Facebook, nei termini prima
riferiti, annunciando di aver appena aggiudicato la gara da 50.000,00 €, il cui
finanziamento era disponibile già dal 27/11/2017. Quattrocentocinquantadue
(452) giorni per affidare una gara da 50.000,00 €, essenziale tra l’altro per
sbloccare un finanziamento da 15 milioni di €! 452 giorni in cui i rifiuti
dissotterrati erano lì ad emettere fumi nocivi (e resteranno esposti ancora per
qualche mese), ma ciò nonostante vorrebbero pure un applauso come tutori
dell’ambiente e della salute!
Nei nostri 20 mesi di amministrazione,
lasciando stare i milioni di € di gare affidate per servizi (tra l’altro per il
servizio di igiene urbana e per la riscossione delle entrate), abbiamo appaltato
gare per lavori per oltre 12.000.000,00 di €, la maggior parte delle quali
realizzate e rendicontate entro il 31/12/2015, mentre la restante parte è
bloccata dopo l’avvento del duo Campini-Lombardi.
Con il senno di poi, è stato forse un bene
che i 15 milioni di € siano stati sottratti alla gestione diretta della “banda”
Lombardi (ci avrebbero messo 50 anni ad impiegarli), ma sarebbe stato ancor
meglio se anche questi primi 50.000,00 € li avesse gestiti direttamente la
Regione.
Intanto il consiglio comunale non é stato
mai informato sulle iniziative poste in essere, come il Sindaco prometteva di
fare il 20/04/2018, sul sito istituzionale non pubblicano alcunché circa le
procedure di gara, ed il Sindaco si permette pure il lusso di dire che
l’opposizione insinua cose non vere, perché disinformata, in mala fede e,
addirittura, “nemica del popolo”!
Gli unici che tentano di disinformare e
mistificare, operando nella più totale opacità amministrativa, siete voi della
maggioranza, caro Sindaco, come ha sancito anche l’ANAC con la delibera n.
57/2019. “Nemica del popolo” è invece la vostra incompetenza, che vi ha portato
ad aggiudicare una gara fondamentale in 452 giorni! Scendete dal piedistallo e
toglietevi quella medaglia di “difensori della salute pubblica e dell’ambiente”
che vi siete appuntati da soli al petto. Non la meritate.
Vi abbiamo segnalato per più di 15 mesi la
presenza di discariche di amianto e di rifiuti speciali in diversi siti, sparsi
sul territorio, e persino nei corsi d’acqua. Soltanto il 1/6/2018 avete
adottato una determina di affidamento per alcuni micro-interventi, per il resto
non c’è un centesimo stanziato nell’ipotesi di bilancio riequilibrato dal 2016
al 2020, per le attività di bonifica e smaltimento di aree inquinate.
I rifiuti ingombranti presenti dinanzi
all’isola ecologica, chiusa per negligenza vostra e del commissario, così come
nel “Parco Caleno” sono un’altra bella testimonianza di come tuteliate
l’ambiente.
La sospensione dei lavori per il
completamento del depuratore dal 20/10/2016, mentre le acque reflue non
trattate vengono sversate direttamente nel Rio Lanzi, sono un esempio lampante del vostro concetto di
tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Ma a voi basta ordinare ai
cittadini di Petrulo di non espletare più i propri bisogni fisiologici, e a
tutti gli altri di spendere oltre 1.000,00 € per dotarsi di una fossa imhoff, e siete a posto con la coscienza! A proposito, caro
Sindaco, hai mai verificato quanti controlli sono stati effettuati dalla P.M.,
in più di due mesi, sulla base della tua ordinanza sindacale? O ciò non ti
interessa, perché magari quell’ordinanza deve rimanere, per te, soltanto un
provvedimento di facciata?
Vogliamo parlare dei cani randagi che
girano indisturbati, spesso in pericolosi branchi, per le vie del paese? È
normale quando il servizio di accalappiamento e custodia non viene più affidato
dal 30/09/2016. Lo sai, caro Sindaco, che è una tua precisa responsabilità
provvedere in merito all’istituzione di questo servizio?
Ma la cosa più grave, che dovrebbe farvi
vergognare quando vi definite paladini della salute pubblica, è senz’altro il
mancato affidamento del servizio di analisi microbiologica delle acque
destinate al consumo umano. Il comune, per legge, deve provvedere in autonomia
a far analizzare periodicamente, da laboratori specializzati, la qualità
dell’acqua che arriva nei rubinetti delle nostre case. Ed invece ci si affida
soltanto ai controlli saltuari dell’A.S.L. e quando
viene emessa una ordinanza di non potabilità (raramente revocata con altra
ordinanza), il cittadino non è più in grado di sapere da quanto tempo prima
l’acqua era già non potabile.
Potrebbe averne fatto uso per diversi mesi!
Caro Sindaco, “amico del popolo” e
“difensore dell’ambiente e della salute pubblica”, vai a prendere in giro
qualcun altro.
F.to Il
Consigliere
Dott. Giovanni Marrocco
Visita
www.CalviRisorta.com