LA SAGA CALENA: CAVALLO PAZZO O ASINO
SPROVVEDUTO?
Giovanni Marrocco, 16
gennaio 2019
Non ci sono parole per
descrivere la presunzione, la “strafottenza”, l'incapacità, l'inettitudine,
l’ignoranza dei nostri amministratori di maggioranza. Il 10 ed il 29 dicembre
scorso, si sono tenuti due consigli comunali le cui deliberazioni non sono state
ancora pubblicate, come non sono pubblicate diverse determine,
alcune adottate da mesi.
Inaudito come si possa
amministrare un paese nella più totale assenza di trasparenza. Ed erano quelli
che additavano la mia come un’amministrazione opaca, erano quelli che si
dichiaravano competenti e amici del popolo. Sono gli stessi amministratori che
saranno ricordati come quelli che, in 19 mesi, non sono stati capaci di
redigere un bilancio corretto, divenendo un caso nazionale per averne
predisposti ben 5, tutti giudicati inadeguati. E ora? Mancano appena 5 giorni
per metterci una pezza. Cinque giorni dei 10 che la Prefettura, con una nota di
diffida, concede loro, perché i termini ministeriali assegnati sono scaduti il
30 dicembre.
Quindi anche questa volta
la maggioranza è fuori tempo utile. In merito alla quinta ipotesi di bilancio
stabilmente riequilibrato, approvato all’unanimità dalla maggioranza nel
consiglio comunale del 25 settembre, il Ministero richiedeva elementi
integrativi da acquisire entro il termine di 60 giorni, confermando quei
rilievi negativi evidenziati dal revisore nel suo parere non favorevole.
Nonostante le note di sollecito della Prefettura, ad oggi il comune è ancora
inadempiente, come rilevato dal Ministero con una nota del 9 gennaio.
La Prefettura, pertanto,
“ritiene di richiamare formalmente l’Ente all’osservanza degli obblighi”,
diffidando “il Consiglio Comunale di Calvi Risorta ad adempiere alla richiesta
di supplemento istruttorio all’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato”, assegnando
allo scopo il termine di 10 giorni dalla notifica (notifica avvenuta il 10
gennaio), pena lo scioglimento del Consiglio Comunale. Che figura!
E adesso? Su quale cavallo
saliranno? Il “fantino” che li ha guidati finora sembra sia stato abbastanza sprovveduto.
Infatti gli amministratori, con un seguito spropositato di consulenti, molti
dei quali chissà con che tipo di autorizzazione, non sono stati capaci di
apportare le integrazioni al bilancio richieste dal Ministero, dopo più di 70
giorni! E ciò nonostante abbiano evitato il necessario passaggio in Consiglio
Comunale. Siamo nella più totale illegalità!
Sono sempre quelli che in
campagna elettorale si dichiaravano capaci, competenti e onesti. Ma come lo
dimostrano? Indirizzando una nota, a firma del Sindaco, al sottoscritto
consigliere di opposizione, nella quale, anziché chiarire come si intenda
garantire i diritti dei consiglieri (violati dai funzionari da loro incaricati)
di essere informati sull’attività amministrativa, si preoccupa di sapere come
io sia potuto venire a conoscenza di alcune note?
Perché, Sindaco? Erano
forse riservate o troppo “scomode”?
Eppure dovresti sapere che
i consiglieri comunali hanno un non condizionato diritto di accesso a tutti gli
atti che possano essere d’utilità all’espletamento del loro mandato, ciò anche
al fine di permettere di valutare – con piena cognizione – la correttezza e
l’efficacia dell’operato dell’Amministrazione. Di conseguenza, sul consigliere
comunale non può gravare alcun particolare onere di motivare le proprie
richieste di accesso, atteso che, diversamente opinando, sarebbe introdotta una
sorta di controllo dell’ente, attraverso i propri uffici, sull’esercizio del
mandato del consigliere comunale.
Ma ormai niente ci
meraviglia più, perché con questa amministrazione si è toccato davvero il
fondo: nulla è stato proposto, nulla di buono è stato fatto e nulla di buono si
farà. Colpa di Marrocco? Già, ormai il ritornello lo conosciamo a memoria.
Marrocco ha una sola colpa: essere troppo onesto, e fin quando si continua ad
agire nella piena “opacità amministrativa” non abbasserà la testa!
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