IL RICHIAMO DELLE TRADIZIONI DONA SEMPRE UNA GIOIA INFINITA: IL
PRESEPE VIVENTE TORNA A FAR CAPOLINO CON LA SCUOLA A CALVI RISORTA
ICS Cales Salvo
D’Acquisto, 27 dicembre 2017
Assunta Adriana Roviello
Quest’anno, in occasione del
Santo Natale, anche a Calvi Risorta è stato predisposto un presepe vivente.
L’I.C.S.
Cales Salvo D’Acquisto, insieme al Comune ed alla Pro Loco coadiuvata dal
Comitato Calvi Sotto Le Stelle, ha partecipato in forma corale a tale
manifestazione.
Il 22/12/2017, alle ore
17:00, la manifestazione ha avuto inizio presso la frazione di Zuni. Fin dalla
mattina, docenti, genitori, alunni, volontari, associazioni cattoliche hanno
affollato le strade, i portoni, le case Zunesi.
Gli abitanti di queste,
ben volentieri e con tanta disponibilità, si mettevano a disposizione degli
ospiti, gustando già quanto sarebbe accaduto la sera tra luci, canti e
bambini che avrebbero invaso il loro
amato spazio.
Fermati da un nastro al
cancello del Palazzo Baronale e da una regista severa quanto amichevole, la
maestra Maria Teresa Cipro, si dava il via con una guida veramente speciale,
“addirittura” la stella cometa, impersonata dalla dott.ssa Nausica
Lucia Guglielmo e da una stellina, Muriel Guttoriello, che insieme hanno presentato
e narrato l’evento. Dati alla mano, la presentatrice ha esordito col dire:
“Dietro questa porta sono
in azione 400 figuranti, tra bambini, giovani ed adulti, vi sono postazioni
religiose di mestieri, di prodotti tipici e topici locali. Il tutto è stato
organizzato volontariamente con entusiasmo, passione, empatia e con tanto amore
per il nostro paese che è qui riunito questa sera tutti insieme sorridenti e
sereni perché sappiamo che ci vogliamo bene, siamo compaesani…
Oltrepassare questa porta ci permetterà di vivere in un clima di un tempo ormai
lontano, assaporare profumi di terre lontane e di scene di vita tratte
dall’antica città di Betlemme. Troveremo riprodotti squarci di vita quotidiana,
simulazioni di botteghe, vedremo mercanti in azione, osti indaffarati nel loro
lavoro ed ascolteremo voci e suoni che ci faranno vivere il loro Natale. Il
nostro viaggio, però, è il cammino di quanti, con noi e dopo di noi, nei secoli
futuri crederanno, davvero, che in una gelida notte, il figlio di Dio si è fatto
uomo e saranno disposti ad accoglierlo. Inizia, con questi sentimenti il nostro
percorso, ancora un applauso di ringraziamento a coloro che si sono prodigati
per la preparazione e la buona riuscita di tutto ciò”.
Ed è proprio per
ringraziare di persona, pur già avendolo fatto la sera del 22, che mi accingo a
scrivere, perchè quanto attuato è stato
meravigliosamente bello e perfetto.
Il lavoro puntiglioso dei
docenti mi ha lasciata esterefatta, la volontà
dimostrata dai bambini, da quelli più piccoli a quelli più grandi, deve essere
evidenziata; tutti volevano dare il meglio di se stessi per far contente le
maestre, i genitori, ma anche la gente che veniva a frotte a guardarli,
osservarli e ad applaudire.
Storie vissute, amicizie
ritrovate, tradizioni sopite, sorrisi di benvenuto e tanta allegria dagli occhi
vispi dei nostri alunni che, sebbene da tante ore in attesa, non volevano
deludere nessuno e si impegnavano al massimo.
Ogni postazione è stata un
trionfo: costumi, prodotti, predisposizione dei personaggi, drammatizzazione
ben architettata, ed il corteo, incantato da tanta preparazione ascoltava volentieri il raccontare del
presepe.
Arrivati alla Natività, Nausica, continuando nel suo racconto, invitava tutti a
guardare la realtà con gli occhi dei bambini: “solo loro, infatti, ci
suggeriscono di allungare le nostre mani verso gli altri, senza soffermarci sul
fatto che questi ultimi siano o meno nostri amici. A tal proposito, ringraziamo
i nostri amici venuti da lontano, su diamoci la mano per un mondo di pace e di
amore”.
Spero che questa
esortazione possa essere di buon auspicio per quanti di noi compaesani sono
stati costretti ad allontanarsi dalle proprie case, e vogliamo credere che in
questa notte possano anche loro essere accolti con tanta disponibilità. Non è
possibile non ringraziare coloro i quali credono nel miglioramento della nostra
Calvi, partendo dal porre al centro delle iniziative culturali le vere
tradizioni. Solo cosi, infatti, è possibile ascoltare l’eco dei nostri avi, che
si innalza e ci suggerisce di non abbandonare nell’oblio ciò che loro,
spontaneamente e semplicemente, ci hanno tramandato e insegnato.
Ecco che il vero
significato del presepe vivente viene in tal modo disvelato.
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