1.500 spettatori hanno visto “Madame Bacalà”: Un grande successo per Francantonio e la compagnia “Artinsieme

Belvedere News, 02 novembre 2017

Nunzio De Pinto

Riuscire a riempire per tre giorni consecutivi una sala teatrale che una capienza di 500 posti è un’impresa che poche compagnie teatrali in provincia di Caserta riescono ad eguagliare. Sono diversi i motivi che hanno contribuito a raggiungere il traguardo di 1.500 spettatori, e molti altri ancora sono rimasti in piedi. Il primo motivo è la bravura del regista, Francantonio, che è sinonimo di bravura e qualità artistica, aggiungiamoci poi un cast che, nonostante per alcuni di loro sia stata anche la prima volta, ha delle enormi qualità espressive capaci di far ridere anche il più esigente degli spettatori, senza dimenticare, in ultimo ma non per ultimo, che il testo teatrale, “Madame Bacalà”, testo liberamente tratto da “Madama quatte solde”, commedia scritta negli anni ’70 da Gaetano Di Maio e Nino Masiello, era piuttosto difficile da interpretare, e ciò nonostante tutti gli attori sono riusciti a strappare applausi a scena aperta.

Prima dell’inizio dell’ultimo spettacolo andato in scena domenica 20 ottobre 2017, Francantonio ha preso la parola per rivolgere una caloroso ringraziamento a quanti hanno permesso di portare in scena lo spettacolo ed agli oltre 1.500 spettatori che in soli tre giorni hanno riempito l’Auditorium “Giovanni Paolo II” del Centro parrocchiale Maria SS. dell’Agnena di Vitulazio. La protagonista di “Madama Bacalà”, è Emilia Balestrieri, una splendida Angela Emanuela, una donna di umili origini che ha avuto una vita abbastanza sfortunata e piena di sacrifici, iniziata nel momento in cui incontra un uomo sposato che poi fa perdere le sue tracce, ma lasciandole due figli, Sisina (Assia Duracci) e Michele (Nicola Bonaccio).

Dopo anni di vita magra, arriva la “fortuna”, e diventa per lei il momento del riscatto, e così Emilia, per difendere l’onore della sua famiglia, decide di cambiare vita e se ne inventa una con un passato molto diverso dal suo, e per lasciarsi dietro quel passato ingombrante, decide nel contempo anche di trasferirsi in un’altra zona della Città, ritenuta, ovviamente, una delle più aristocratiche di Napoli. Ma nonostante le buone intenzioni, Emilia ha scarso successo, atteso che ha più familiarità con le “scelle di baccalà” a cui deve tutta la sua fortuna, piuttosto che leggere i canti della “Divina Commedia” e a frequentare la “buona società”, per apprendere le regole del bon-ton, di qui gli intrecci della” fortuna-sfortuna con una famiglia di nobili decaduti e senza una lira, che per risollevarsi, cerca di combinare un matrimonio tra i rispettivi figli.

La storia ha colpi di scena che si susseguono e rendono la Commedia sempre più accattivante, soprattutto quando si presentano sulla scena i due padri, quello vero e quello presunto. Un tourbillon di emozioni che aggiunto ai dialoghi della commedia, che nonostante sono in dialetto stretto napoletano e in un italiano “napoletanizzato”, non sfocia mai nel volgare, strappano risate e divertimento dall’inizio alla fine. Ottime le interpretazioni di Nick Elias nella parte di Michele Saponaro (l’uomo sposato che dopo due figli fa poi perdere le sue tracce per andarsene a “Caracàs”) e di Carlo Rossi nella parte di Augusto Ferrivecchi (l’uomo che torna dalla guerra e che tutti credevano disperso e si ritrova “suo malgrado” essere sposato con Emilia e padre dei due figli di Saponaro).

La commedia, dedicata a Pietro Terrazzano, indimenticato ed indimenticabile compagno d’avventura, si avvale della bravura e verve artistica di: Silvestro Attanucci, Modestino Delle Fave, Domenico Iannucci, Andrea Monfreda, Angela Emanuele, Carlo Rossi, Roberta Cipro, Nicola Bonaccio, Marika Pitocchi, Mauro Paduano, Ilaria Santoro, Carlo Cardillo, Assia Duracci, Mara Viscione, Nick Elias. Insieme alla regia di Franco Antonio, troviamo l’aiuto regista Ilaria Santoro (che recita nella stessa commedia), la costumista Rossella Papa, gli scenografi: Nicandro Elia e Nicandro Zitiello, mentre il sound è di: “Timeout Live” di Gianfranco e Pierluigi Di Lillo.

Nunzio De Pinto e Francantonio

 

 

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