Lettera aperta del Consigliere Antonello Bonacci al Sindaco Lombardi

Antonello Bonacci, 09 Ottobre 2017

“È evidente che qualcuno sta perdendo la testa. Caro sindaco Lombardi, scrivi in un pubblico manifesto che io sarei un “prestanome”! (Sic!)

A parte che non vedo soggetti oscuri o nascosti. Dici prestanome del Dr Giovanni Marrocco, ma questi è Consigliere comunale, ben in vista e molto attivo. Che dire, allucinazioni? Non so...

C’è poi che questo termine è decisamente brutto, inappropriato a me e alla mia attività politica. Dovresti saperlo...

Al tempo, fosti tu il mio di prestanome? Brutta immagine. Parlo e agisco a nome mio, senza troppi fronzoli. Anche per questo mi sono forse attirato le antipatie dei tuoi sodali. Ora, mi tocca l’opposizione e mi sta senz’altro stretta (lo dico senza mezzi termini), perché assisto a scelte inadeguate, ad inefficienze, ad una amministrazione non all’altezza delle aspettative.

Avremmo fatto probabilmente meglio, anche grazie ad un gruppo qualificato e preparato, ma ti sei ostinato a vincere (chissà quale battaglia, quale onore...) ricorrendo ad ogni mezzo di persuasione.

Fatto sta, che il volere popolare maggioritario è stato di volerti sindaco. Espleterò quindi, al meglio delle mie possibilità, il ruolo assegnatomi: controllo e proposta politica. Non lamentartene, piuttosto fanne buon uso.

Lo farò senza tralasciare la tutela della mia immagine pubblica, però. Il dibattito politico non deve travalicare il limite della buona educazione e del rispetto per l’altrui dignità.

Ti invito, dunque a renderti conto che le invettive della campagna elettorale sono state già troppe e troppo basse, faresti bene a scusarti per queste ulteriori, gratuite e inopportune offese e per i termini abnormi utilizzati. È bene che recuperi un contegno più consono al tuo ruolo istituzionale e ti dedichi, se hai tempo e modo, a far qualcosa di buono per il paese in cui viviamo.

Te ne sarei grato.”

 

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