Appello e piattaforma per il corteo del 7
ottobre a Calvi Risorta
Comitato per l'Agro Caleno, 12 settembre 2017
Il 7 ottobre tutti in piazza a Calvi Risorta (CE) – Marcia Popolare contro
il Disastro Ambientale e per le bonifiche reali dei territori.
Scenderemo in strada per la bonifica della ex-Pozzi e dell'Ilside, ma lanciamo l'appello a tutte le lotte presenti sul
territorio regionale per costruire una mobilitazione generale e che veda
confluire insieme tutte le esperienze nate sul territorio campano. Dalle lotte
per la bonifica a quelle contro gli impianti inutili e dannosi, è tempo di
unire le forze e di dare un segnale chiaro a chi se ne sta lavando le mani, o
peggio è attore e complice di questo gravissimo disegno di morte calato sulle
nostre vite! Per dire mai più ad una nuova estate dei roghi e dei veleni!
Quello che è accaduto negli ultimi mesi sui nostri territori passerà alla
storia come “la lunga estate dei roghi e dei veleni”.
Legambiente stima più di 3146 ettari di macchia mediterranea distrutti in
tutta la Campania, mentre le discariche e i siti di stoccaggio che sono stati
incendiati non si riescono neanche a contare, ma immense colonne nere di fumo
tossico hanno sovrastato i nostri cieli ogni giorno di questa torrida estate.
Il tutto sotto gli occhi di Governo, Regione e Amministrazioni, dove
l’immobilismo e lo scarica-barile hanno fatto da padrone portando l’intero
sistema al collasso. Intanto la Campania brucia ancora, brucia l’Ilside di bellona, bruciano le promesse di uno Stato che preferisce
lasciarci morire lentamente piuttosto che intervenire in mesi e mesi di ricatti
ambientali.
Sono infatti passati mesi e nulla è cambiato nonostante il numero cospicuo
di denunce, segnalazioni, ordinanze e decreti di tutti gli organi dichiaratisi
competenti, e nonostante i continui tavoli istituzionali richiesti dagli
abitanti che, con pazienza e umanità, sono partiti dai meandri della provincia
in fiamme in trasferta presso Prefettura e Regione.
Sapevamo che la gestione delle bonifiche avrebbe rappresentato una patata
bollente per il potere, una pioggia di denari che nell’emergenzialità
del suo stanziamento sarebbero stati sicuramente un grosso bottino per chi
specula nei disastri ambientali per mestiere, ma che il ricatto per la sua
gestione circondasse e sovrastasse con fiamme, ceneri e sostanze chimiche
intere popolazioni, questo è spingersi troppo oltre, significa schiacciare le
vite di intere comunità perché considerate meno importanti di una manciata di
denari, significa manipolare geneticamente il nostro DNA, quello delle future
generazioni, quello dei nostri raccolti, significa compromettere per sempre
l’abitabilità oltre che la vivibilità dei nostri territori, significa ritenere
"normale" che le madri sopravvivano ai propri figli!
Chi crede che sia tutto finito ha sbagliato di grosso, la necessità di
riscatto delle comunità colpite deve ancora presentare il conto a chi di
dovere, per pretendere verità e giustizia per ogni attacco subito, e due le
parole d'ordine: - Bonifiche reali sotto stretto controllo popolare, -
Risarcimenti in termini di salute e vivibilità per tutte le comunità, alcune
colpite da decenni!
Per questo facciamo appello al 7 ottobre, affinchè
sia una data di dignità per tutti e tutte, dal Vesuvio fino all'alto casertano,
passando per le decine e decine di realtà in lotta, singoli cittadini, uomini e
donne di questa parte di geografia del mondo, una geografia che pare sia
condannata ad essere un luogo di deserto ambientale e sociale, ma, peccato per
loro, noi abbiamo ben altre idee a riguardo!
Dopo aver subito le ennesime umiliazioni estive, è tempo che dettiamo noi
l'agenda dei prossimi mesi, se ci hanno regalato l’inferno va a noi e soltanto
a noi il compito di sovrastare le fiamme per un’esistenza dignitosa.
Bonifica Ex-Pozzi news: Ad agosto prodotti i primi atti in Regione con i quali si affida ad "Invitalia" la gestione della messa in sicurezza e
caratterizzazione della Ex-Pozzi, in una lista di ben 10 siti.
Un motivo in più per scendere in strada il 7 e dire a gran voce che Invitalia non è, e non sarà mai la benvenuta sui nostri
territori così già tanto usurpati. Basta fare una ricerca google e comparirà ai
vostri occhi l'annosa vicenda del sito della ex-Saffa
di Marcianise, è un suo prodotto, e non siamo disposti ad accettare che Invitalia faccia lo stesso con la ex-Pozzi. Neanche più un
euro deve passare sui nostri territori, già piegati dalla miseria e dalla
disoccupazione, che non sia speso realmente in interventi risolutivi per
eliminare una volta e per sempre i luoghi dei veleni che minacciano le nostre
vite!
Alleghiamo di seguito la Piattaforma Popolare delle lotte per la bonifica e
i risarcimenti alle comunità colpite da roghi e veleni, presentata il 4 Agosto
2017 a Calvi Risorta.
[In continuo aggiornamento e aperta ad ulteriori contributi da parte di
comitati e lotte territoriali]
- Vogliamo la bonifica sì, ma solo sotto controllo popolare.
- Vogliamo la bonifica sì, ma non deve essere affidata ad Invitalia. Vogliamo che sia il Comune di Calvi Risorta, o
eventuali Consorzi tra Comuni a gestirla così da poter esercitare più pressioni
popolari possibili su enti locali.
- Vogliamo conoscere il cronoprogramma degli
interventi con i relativi tempi di attuazione con le varie trance di
finanziamento dei 15 milioni di euro nelle ulteriori fasi di lavorazione. E
pretendiamo che lo snellimento burocratico non vada a sacrificare il controllo
popolare, bensì le lungaggini inutili a provvedere da subito al disastro.
- Vogliamo la depoliticizzazione totale di enti come ASL e ARPAC, affinchè non siano più taciute le verità sui disastri che
ci colpiscono.
- Vogliamo che l’ASL abbia un presidio fisso nell’Agro Caleno, così come
nei luoghi colpiti da roghi, discariche e impianti inquinanti, e che provveda a
garantire sportelli di prevenzione totale, specializzata e gratuita, senza
limiti di accesso né per età né per status.
- Vogliamo che siano resi pubblici i dati di inquinamento della falda
acquifera e aprire un tavolo di discussione con agricoltori e allevatori
dell’Agro Caleno per ottenere maggiori controlli sui prodotti alimenti per
difenderli dalla speculazione delle Coop e dei grandi marchi.
- Vogliamo un monitoraggio costante della qualità dell’aria dell’Agro
Caleno, in particolare a Sparanise e Pignataro
Maggiore, non solo attraverso le centraline fisse della Calenia
e gli impianti mobili dell’Arpac, ma con la
misurazione di laboratori esterni finanziati dai Comuni.
- Vogliamo che si imponga e si pretenda un cambio di rotta al Consorzio ASI
Caserta ed a tutti i Comuni con il secco NO all’installazione di nuovi impianti
inquinanti sul nostro territorio, a partire dalla piattaforma dei rifiuti della
società "Fratelli Gentile S.r.l."che si vuole installare a Pignataro Maggiore, e il sito di PetCoke
dell’Ambienta srl a Calvi Risorta.
- Vogliamo che anche il sito di stoccaggio Ilside
sia inserito nel Piano Regionale di Bonifica, per poter ottenere i fondi
regionali per la rimozione dei rifiuti dal sito.
- Vogliamo che l’abbattimento dello stabile Ilside
sia effettuato dalla stessa ditta Ilside/Jacorossi, a sue spese tramite il piano di abbattimento già
esistere.
- Vogliamo la riappropriazione da parte delle Comunità dei territori per
anni abbandonati e diventati discariche a cominciare dall’area Ex-Pozzi.
Conoscere il suo destino una volta effettuata la bonifica e imporre un vincolo
sul riutilizzo di quei terreni.
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