ACQUA NON POTABILE: ORA CHI
SONO I RESPONSABILI?
Orizzonte Comune, 10
settembre 2017
I cittadini ricorderanno
di sicuro l’episodio capitato nel mese di marzo 2017, quando il Commissario
Straordinario emise un’ordinanza con la quale vietava l’utilizzo dell’acqua per
gli usi umani, a seguito dei risultati non conformi delle analisi effettuate
dall’A.S.L. su campioni prelevati in alcuni punti
della rete pubblica.
In piena campagna
elettorale, l’attuale maggioranza non pose sul tavolo il problema di una
gestione commissariale che, per un intero anno, non aveva fatto alcuna
manutenzione sulla rete idrica, a partire dagli interventi di clorazione.
Quegli interventi che venivano eseguiti con regolarità dall'amministrazione Marrocco (l’ultimo risaliva a marzo 2016). No, non era il
caso di criticare quel Commissario che tanto avevano sognato per Calvi Risorta.
Per loro era più comodo e più utile incolpare le precedenti amministrazioni. Ed
ecco che partorirono, il 23 marzo 2017, un comunicato assurdo nel quale
dichiaravano che la criticità idrica che stava vivendo il paese in quei giorni
era da imputare alle amministrazioni di Caparco e di Marrocco che, a loro dire, non avevano provveduto ad alcun
tipo di controllo e di manutenzione.
Qualcuno forse saprà,
oggi, che l'attuale sindaco è stato costretto dalla A.S.L.
ad emettere un'ordinanza simile a quella di Campini,
con la quale si vieta l'utilizzo dell'acqua per usi potabili e per
incorporazione negli alimenti e bevande, “limitatamente alla zona di
approvvigionamento afferente la rete idrica di Piazza Nucci”...come
se il cittadino fosse tenuto a sapere in che modo si ramifica la rete idrica di
piazza Nucci! (piazzetta della frazione Petrulo)! Le analisi eseguite dall'A.S.L. il 4 settembre, infatti, hanno rilevato che i
campioni di acqua prelevati in loco non sono conformi. Dicevamo “qualcuno forse
saprà” perché, contrariamente ad altre iniziative, che il sindaco e la
maggioranza sono sempre solerti a pubblicizzare con ogni mezzo di comunicazione
possibile, questa volta ci si è limitati al compitino istituzionale.
Di chi è questa volta la
colpa? Di Marrocco, o c'entra forse qualcosa il fatto
che negli ultimi sei mesi non si è mai provveduto alla clorazione della rete idrica?
Si, sei mesi, cioè gli ultimi tre della gestione Campini
e i primi tre della neo amministrazione Lombardi. Chi è che non ha effettuato i
controlli? L’amministrazione Marrocco, che aveva
incaricato un laboratorio di fare analisi periodiche per conto del comune, (un
servizio che integrava e si aggiungeva al controllo periodico svolto dall’ASL
effettuato con proprio personale), o l’amministrazione Lombardi che deve
mettere pezze dopo che è intervenuta l’A.S.L., non
sapendo da quanto tempo prima l'acqua era già non potabile e non utilizzabile?
Allora
ci sorge spontanea qualche domanda:
·
La
neo Amministrazione Lombardi ha provveduto ad acquistare il cloro?
·
Se sì, dove sono le determine?
·
E gli impegni di spesa?
·
E’ mai possibile che un sindaco, per di più
medico, unitamente al consigliere con delega alla sanità, anch’egli medico, non si preoccupino di tutelare la salute pubblica mediante i
controlli sull’acqua, che è un bene primario?
·
Dove sta la tanta osannata competenza?
·
Dove sta il senso di responsabilità?
·
Se l’acqua non è stata “disinfettata”, come
i cittadini possono stare tranquilli?
·
Chi ci assicura che le altre fonti sono
salubri?
Questa è competenza, non
le solite chiacchiere da caffè.
INCOMPETENTI!
Il Gruppo Politico
Orizzonte Comune.
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