La festa del santo Patrono dal 4 all’8 agosto con notizie inedite di
San Nicandro
Caserta24ore, 06 luglio
2017
Gianluca Parisi
Grazie ad un viaggio a
Creta dell’autore del testo che segue, è stato possibile acquisire nella
cattedrale ortodossa di San Tito a Heraklion (attuale
capoluogo dell’isola) alcune notizie inedite e conferme sulla vita di San
Nicandro, santo patrono di Petrulo di Calvi Risorta in provincia di Caserta.
La festa del santo si
terrà quest’anno da venerdì 4 a martedì 8 agosto 2017 con la presenza di 7
donne su 15 persone nel comitato organizzatore. Il concertino finale vedrà
l’esibizione di Dodi Battaglia cantante dei Pooh, ora solista. Di seguito
alcune notizie storiche su San Nicandro Vescovo e Martire. Foto, in ordine San
Nicandro nella raffigurazione classica latina, San Giorgio nella raffigurazione
orientale e San Tito dipinto della chiesa di Maila a
Creta. La foto di copertina è un particolare interno della chiesa cattedrale
ortodossa di San Tito.
San Nicandro nacque a Cania antica capitale di Creta intorno agli anni 25 d.C. Da
giovanissimo apprese la notizia della passione e resurrezione di Gesù Cristo e
del suo predicare. Aderì al Cristianesimo e da san Tito (quest’ultimo in
contatto diretto con San Paolo)
fu nominato sacerdote
nella città di Agios Nikolaos nella parte occidentale dell’isola. Per il suo zelo
nel convertire gli abitanti alla fede cristiana fu successivamente nominato
vescovo intorno agli anni 50 d.C. Il periodo storico di riferimento è il 45-53,
anni in cui San Paolo si recarono diverse volte a Creta. San Nicandro fu
inviato nell’odierna Turchia come primo vescovo di Myra.
Alla morte di San Tito continuò la sua opera in Licia, la cui comunità
cristiana crebbe a tal punto da preoccupare i Romani, che consideravano i
cristiani dei sovversivi. Così al governatore Libanio, attraverso Lucio Domizio
Apollinare, arrivò l’ordine di uccidere Sam Nicandro per dare un esempio e
monito alla parte della popolazione che intendesse abbracciare la dottrina
cristiana.
Insieme a San Nicandro fu ucciso anche l’anziano sacerdote Ermeo: entrambi
furono legati a dei cavalli lanciati al galoppo e trascinati fin quando ebbero
la pelle strappata e la terra bagnata col sangue delle loro ferite. Furono poi
appesi e colpiti con una tavola di legno e torturati prima col fuoco, poi con
dei chiodi piantati in petto e nel corpo. Furono poi gettati in un sepolcro,
seppelliti ancora vivi.
In provincia di Caserta
nell’attuale Calvi Risorta, intorno al 1100 d.C., si costruì la borgata di
Petrulo, dove esisteva una piccola comunità di monaci basiliani provenienti
dall’Oriente, probabilmente in fuga sin dall’VIII secolo dalla persecuzione
iconoclasta. A Petrulo tutt’oggi esiste un piccolo quartiere denominato Giudea
o Iurea (attuale via Nicandro Zitiello, Martini). In questa zona i monaci
avevano rafforzato il culto per San Nicandro. L’integrazione della comunità di
monaci con gli abitanti del posto portò alla realizzazione della chiesa antica
di S. Nicandro datata 1.106.
I due martiri di Licia
alla fine del 1500 furono beatificati e santificati al 4 novembre, da Papa Clemente
VIII che aveva avviato una
politica di
riavvicinamento con le altre chiese cristiane. In particolare proprio con i
monaci di rito bizantino basiliani che avevano portato notizie e reliquie di
martiri (tra cui San Nicandro ed Ermeo) nell’Italia Meridionale.
Nel 1914 le reliquie di
San Nicandro furono portate a Petrulo di Calvi Risorta dove il Santo patrono è
venerato il 4 novembre e la prima domenica di agosto o la seconda, se da
calendario è a una sola cifra.
Il nome Nicandro è poco
diffuso in Italia: è associato ad altri santi a Venafro provincia di Isernia, a
San Nicandro Garganico in Puglia, a Tremensuoli frazione di Minturno e a
Ravenna e L’Aquila dove sorgono chiese dedicate. In Grecia il culto del santo
non è venerato ed il nome Nikandros è in disuso.
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