Presentato il libro di Lucia Pellino e Mariateresa Marrese “Solo per Amore”

Redazione Calvi, 03 maggio 2017

Peppino De Lucia

Domenica 30 aprile 2017, presso il Centro Don Milani di Via XX settembre a Calvi Risorta, Ilena Maciariello per la parte narrativa e Nunzia Piccirillo per la parte fotografie, hanno, con padronanza e spigliatezza, sapientemente condotto la presentazione del libro “Solo per amore” dell’affiatata coppia Lucia Pellino e Mariateresa Marrese, la prima ne ha scritto le poesie e la seconda lo ha corredato di fotografie.

Ilena, figlia dell’autrice Lucia Pellino, esperta story-telling, ha spiegato che il protagonista del libro è l’amore stesso, un amore tridimensionale perché romantico, perché si parla dell’amore tra amici, dell’amore tra madre e figlio, di molti altri tipi di amore.

Massimo Zona ha iniziato con il recitare la prima poesia, che è stata proprio “Solo per amore”, mentre alle sue spalle scorrevano le foto, molto belle e significative, che davano una corretta interpretazione che la brava Mariateresa Marrese ha voluto attribuire a ciascuna poesia. Il bravo e “volontario” Francesco Zona si è destreggiato invece nella recitazione della bella poesia “Amicizia”. Molto bella l’interpretazione di Antonella Fuoco e Nunzia Piccirillo nel recitare “Io sono Mia”, una poesia dedicata a Mia Martini e presa di mira positivamente dalla famosa critica letteraria Gianna Volpi.

Sempre toccando i vari tipi di amore espressi nelle poesie e illustrati con foto, si sono susseguiti vari recitatori come Giusi Capuano, Chiara Maciariello, il trio formato da Massimo e Francesco Zona e Marianna Caimano, ha letto una delle prime poesie scritte dall’autrice nel 1978, in occasione della nascita di Marianna stessa.

“La poesia e la fotografia sono due forme d’arte complementari, perché si completano tra loro” - dichiara nel suo intervento Mariateresa Marrese - “come la poesia fissa nell’eternità il sentimento, la fotografia immortala l’immagine di quel momento e ne trasmette l’emozione”.

“Non è stato facile utilizzare questo titolo così altisonante” – sottolinea Lucia Pellino – “sono parole molto impegnative e a volte presuntuose, parole utilizzate da una vita, l’amore c’è sempre stato ed è stato oggetto di fiction, romanzi, canzoni e tanto altro, ma c’è anche il “non amore” che va preso in considerazione e noi lo abbiamo fatto. Il rischio era utilizzare qualche parola già usata, ma dell’amore non si finirà mai di parlarne e così abbiamo voluto anche noi esprimere ed apprezzare questo nobile sentimento.”

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