Chi l’ha detto che non ci sono i colpevoli
del dissesto?
Agrocaleno,
25 ottobre 2016
Massimo
Zona
Ci
voleva un tecnico come Cassio Izzo per svelare l’arcano dei conti taroccati del
Comune di Calvi Risorta da vent’anni a questa parte.
Ci
voleva un tecnico per svelare i tanti funambolismi in cui si sono cimentati i
vari sindaci che si sono succeduti al governo della cittadina, nascondendo, uno
dopo l’altro, una quantità di polvere sotto i tappeti dell’ipocrisia, della
superficialità, del pressapochismo e di tanta incompetenza.
Al
punto che ora ci tocca persino benedire l’iniziativa di Giovanni Lombardi che,
se da una parte ha portato il comune sul baratro, dall’altra ci ha permesso
finalmente di osservare dall’alto quanta immondizia, nel corso degli anni, sia
stata scaraventata giù per un declivio che sembrava non riempirsi mai.
E
diciamolo francamente, ci voleva questo benedetto commissario col coraggio di
sancire il fallimento di più generazioni di politici.
E
se da un punto di vista tecnico abbiamo appreso i vari marchingegni atti ad
eludere, in molti casi, se non la legge per lo meno le norme di una buona
amministrazione, evitando anche di includere nel personale dipendente alcune
figure professionali indispensabili al funzionamento del comune e preferendo
contratti ad personam con “personam”
troppo ben definite, da un punto di vista prettamente politico abbiamo ben
compreso che in questi anni a tutto s’è pensato, meno che a fare gli interessi
dei cittadini.
E
mi fermo qui.
Il
discorso politico se l’è riservato Antonello Bonacci, che ha rivelato di essere
a capo di un gruppo che si pone come obiettivo quello di restaurare il buon
modo di governare a Calvi Risorta.
Evita
di prendere di petto e per il bavero i colpevoli di tanto scempio, Antonello,
svolgendo un discorso sulle tante mancanze politiche, senza attaccare
direttamente i protagonisti, ma proprio per questo rendendo più incisive e dure
le sue critiche.
Più
volte pronuncia la frase “così facevano perché la vedevano così”, ponendo una
bella pietra tombale sulla loro insipienza, incompetenza, limitatezza e scarsa
fantasia, evitando accuratamente di parlare di mala fede e interessi privati,
che non possono però fare a meno di fare capolino dalle tante interrogazioni
fatte e mai riscontrate, da tante richieste mai esaudite, da tante risposte non
date, da tante proposte impossibili da prendere in considerazione per ragioni
altrettanto impossibili da comprendere, se non con la necessità di una tutela
di interessi propri diversi da quelli pubblici.
Ma
tant’è, dichiara Antonello Bonacci, voltiamo pagina una volta per tutte e
rimbocchiamoci le maniche, in sacrifici che saranno collettivi e gratificazioni
altrettanto pubbliche e condivise e non più a favore di parenti ed amici di
turno.
Discorso
chiaro, quello di Antonello, che preannuncia fin d’ora un’opera di divulgazione
capillare dei fatti accaduti tra tutti i cittadini, per evitare che i
manipolatori e turlupinatori di turno riescano ancora a raggirare gli animi
semplici di molti.
A
quello che è stato dato di capire, la squadra messa in campo ha già ottime basi
e si prepara ad arricchirsi di altre e più corpose personalità.
Che
è quello che ci vuole per sollevare le sorti di questa nostra bistrattata
cittadina, cara a tutti noi.
Visita
www.CalviRisorta.com