LOMBARDI E COMPANY IN: “LA POLTRONA A TUTTI I
COSTI”. E CHE COSTI
PER I CALENI!
Calvi RisorGE, 01 ottobre 2016
Voci sempre più insistenti riferiscono della
imminente adozione, da parte del commissario prefettizio, di una deliberazione
con la quale lo stesso si accinge a dichiarare lo stato di dissesto
finanziario.
Ebbene
sì, a pochi giorni dallo scadere del termine per la predisposizione del piano
di riequilibrio finanziario pluriennale, per preparare il quale è stato
incaricato, lo scorso 8 di agosto, anche un consulente, parrebbe proprio che la
gestione commissariale si riveli incapace di chiudere il bilancio di previsione
2016 ed il conseguente piano decennale di riequilibrio, e ciò nonostante siano
decadute, nel frattempo, alcune delle principali cause che avevano indotto lo
stesso a ricorrere alla procedura di "pre-dissesto",
tra l'altro senza nemmeno fare ricorso al "fondo di rotazione per
assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali", lasciando quindi
intendere che la situazione fosse facilmente risolvibile.
In questi
ultimi mesi, infatti, il Consiglio di Stato ha sentenziato una sostanziale
riduzione delle indennità di esproprio dovute per la realizzazione del campo di
calcio e del Viale delle Palme, passate da 1.150.000,00 € ad "appena"
81.000,00 €; è evidente che la richiesta di ripiano delle perdite da parte del
CITL non può trovare di certo accoglimento in un giudizio, tra l'altro appena
instaurato, per precisi vincoli di legge e consolidati orientamenti della
giurisdizione contabile; i conteggi sulle fatture inevase, stando alle cifre
dichiarate in una precedente deliberazione, si sono rivelati del tutto errati,
o almeno si spera che chi di dovere se ne sia finalmente accorto.
Se le
indiscrezioni fossero confermate, dunque, ci sarebbe davvero di che
preoccuparsi. È pur vero che dopo la caduta dell'amministrazione Marrocco (ad
opera di una compagine politica che non ha saputo mai accettare un verdetto
democraticamente espresso dai cittadini, il cui esito numerico non è mai stato
smentito da alcuna sentenza) la gestione commissariale si è ritrovata ad
operare senza il responsabile finanziario, il responsabile dei tributi, il
responsabile tecnico e, di lì a poco, senza il revisore dei conti, dovendo
quindi prendere decisioni finanziarie complesse con una nuova segretaria e con
un consulente esterno, e quindi in mancanza di funzionari e di un revisore con
una memoria storica dei fatti, dei debiti effettivamente esistenti e delle
possibili azioni di riequilibrio da mettere in campo.
Ma è
altrettanto vero che mai è stata data agli amministratori uscenti una concreta
possibilità di dialogo e di ascolto su certe tematiche da parte della gestione
commissariale, a tratti anche "ostile". In ogni caso, sempre se verrà
confermata la decisione di dichiarare direttamente il dissesto, sconfessando
così le precedenti decisioni assunte dal commissario nel mese di luglio, vi
saranno tante conseguenze negative per i cittadini, con un aumento ulteriore
dei costi e dei disservizi che graveranno sugli stessi, e questo, in ultima
istanza, a causa della famelica "voglia di poltrona" ad ogni costo di
Lombardi e dei suoi amici del PD caleno.
Già,
perché alle spese legali di difesa e agli oneri vari conseguenti al ricorso
elettorale, accolto infine dal Consiglio di Stato (parliamo di oltre 10.000,00
€), bisogna aggiungere anche i mancati risparmi di spesa che sarebbero derivati
dalla rinuncia alle indennità di funzione per il quinquennio 2014/2019
deliberato dalla giunta Marrocco (poco meno di 300 mila € da aprile 2016 alla
fine naturale della consiliatura); i compensi del
commissario prefettizio (circa 50.000,00 € al lordo di tutte le spese, dirette
e indirette, per più di un anno di commissariamento); i compensi per la
eventuale prossima commissione straordinaria di liquidazione composta da 3
membri (importo variabile, considerando tutti gli accessori, da un minimo di
140.000,00 € ad un massimo che potrebbe sfiorare i 200.000,00 €, oltre a tutti
i consulenti che verranno individuati dalla triade); imposte e tasse che
rimarranno per legge al livello massimo, almeno per i prossimi 6 o 7 anni,
senza alcuna possibilità di riduzione; aumento del canone idrico; possibile
aumento delle tariffe della mensa; assunzione di nuovi mutui per il
risanamento.
Senza
contare i disservizi che i cittadini stanno già vivendo sulla propria pelle sin
dal mese di aprile (lavori pubblici bloccati; piscina chiusa fino a settembre;
mancata manutenzione delle strade, della rete idrica e del verde; servizio di
igiene urbana non conforme al capitolato d'oneri; topi che allegramente
passeggiano per le strade del paese; completo stallo dell'attività
amministrativa;...), senza che possano avere un riferimento politico per le
loro rimostranze.
E in
tutto questo Lombardi e i suoi accoliti del PD pensano di poter prendere ancora
in giro i cittadini presentando due letterine al commissario, a dimostrazione
del loro "impegno politico", mostrando invece solo la loro scarsa
partecipazione all'attività amministrativa dell'ente quando sarebbe invece
servito. Avrebbero infatti già dovuto sapere, se non fossero stati così
impegnati solo con i ricorsi elettorali, i manifesti e le festicciole, che i
lavori di ampliamento del cimitero comunale erano stati finalmente sbloccati e
appaltati dall'amministrazione Marrocco nel mese di dicembre 2015, unitamente
all'individuazione delle varie figure tecniche, e che a marzo, dopo i controlli
di rito e la nomina del nuovo segretario, si era pronti per la stipula del
contratto e l'avvio dei lavori: altra opera al palo grazie al ricorso di
Lombardi e soci!
Aspettiamo
ora con serenità le decisioni ufficiali che verranno prese dal commissario,
consapevoli che questo gruppo politico, anche commettendo degli errori, ha
tuttavia sempre operato con il massimo rigore finanziario e attenzione al
cittadino, pur nelle difficoltà e nella limitatezza delle risorse disponibili.
Dott.
Giovanni Marrocco e il Gruppo Calvi RisorGe
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