SI PREDICA BENE E SI RAZZOLA MALE
Massimo Taffuri, 02
settembre 2016
Di fronte all’emergenza
rifiuti che Calvi sta vivendo, molti benpensanti (di bassa lega intellettuale e
con reconditi scopi economici), anziché rimboccarsi le maniche, hanno deciso di
fare politica rimanendo immobili, attaccando e addossando le colpe ad altri, se
pur consapevoli che chiunque, trovandosi in Amministrazione, sarebbe stato
obbligato dalla legge ad espletare una gara per garantire un servizio, venendo,
addirittura, sbandierata questa convenzione, da qualche paninaro trombettiere
(che fa uso di inchiostro prestato), come fosse la causa dello stato
emergenziale odierno.
Scattate sugli attenti
dinanzi alla lettera aperta di quel genitore avvilito per l’immondizia, dovendo
vietare al figlio di recarsi in villa a giocare; abbandonate le vostre
ambizioni di volervi accomodare sulle poltrone politiche o, ad altri, di farsi
suggerire dai palazzinari del bar cosa scrivere e cosa dire, solo perché
contrari a Marrocco per aver incassato da questi un netto rifiuto a scendere a
patti scellerati.
Chi grida allo scandalo è
colui che lo ha provocato, chi boicotta chi si impegna a risolvere l’emergenza
è un traditore di se stesso, tanto infingardo da essere il primo a non
sporcarsi le mani per migliorare il paese.
Massimo Taffuri
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