LA POLITICA DI RIGORE DI 20 MESI DI AMMINISTRAZIONE

 

Calvi RisorGE, 30 giugno 2016

 

20 mesi per rimettere in asse il comune: il tempo a nostra disposizione è stato davvero poco, ma siamo convinti, numeri alla mano, di aver vinto importanti sfide per il rilancio del paese, e che se fossimo rimasti, Calvi sarebbe veramente Risorta. Al nostro arrivo il bilancio comunale era in sofferenza a causa dell’impatto e degli effetti di scelte politiche e gestionali (non sempre “felici”) effettuate dalle precedenti amministrazioni.

 

Si pensi, ad esempio: 

 

·       alla spesa per energia elettrica, una voce rilevantissima del bilancio comunale, legata indissolubilmente all’oneroso contratto in essere con la “Free Trade S.p.A.” (già “Gruppo GEA);

 

·       all'annosa questione dell’autovelox, con migliaia di ricorsi ancora pendenti e continue sentenze di condanna notificate all’ente (in prospettiva per diverse centinaia di migliaia di euro), che hanno un forte impatto negativo sia sugli equilibri di bilancio che sul carico di lavoro di tanti uffici comunali;

 

·       agli espropri per la realizzazione di opere pubbliche non eseguiti secondo le corrette procedure di legge, con la conseguente attivazione di numerosi contenziosi che, oltre a poter condurre l’ente in un potenziale stato di dissesto finanziario in caso di soccombenza (come per gli espropri funzionali alla realizzazione del campo di calcio e del Viale delle Palme, per i quali l’ente è stato già condannato in primo grado al pagamento di circa 1.200.000,00 €), bloccano oggi la possibilità di realizzazione concreta di importanti opere pubbliche o di infrastrutture che potrebbero essere fonte di sviluppo economico e di rilancio produttivo del paese;  

 

·       ai milioni di euro di fatture inevase – molte delle quali oggetto di contenziosi incerti in quanto ad esito, ma in ogni caso senza integrale copertura in bilancio in caso di soccombenza dell’ente;

 

·       alle richieste di ripiano di perdite di alcuni Consorzi pubblici (Consorzio idrico, Consorzio ASI, Laocoonte, Asmez, ACMS, …) di cui il Comune faceva parte e da cui è fuoriuscito nel 2015;

 

·       ai tanti contenziosi attivati negli ultimi venti anni.

 

Nonostante queste oggettive difficoltà di ordine amministrativo e finanziario, abbiamo lavorato nella consapevolezza che, in attesa di un riordino dei conti e di una razionalizzazione della spesa, non si potevano di certo operare drastiche riduzioni d’imposta, obiettivo questo che avremmo perseguito certamente nel corso del mandato amministrativo.

 

Tra le tante significative scelte attuate, che sicuramente hanno contribuito ad evitare il peggio, vogliamo sottolineare la rinuncia volontaria e totale, per l’intera durata del mandato amministrativo, ai compensi spettanti al sindaco, agli assessori comunali e al presidente del consiglio a titolo di indennità di funzione: una scelta politica forte e senza precedenti, annunciata già in campagna elettorale, che avrebbe prodotto degli indubbi benefici sul bilancio – con un risparmio previsto nei 5 anni di circa 414.000,00 €.

Tale rinuncia si è accompagnata anche ad una notevole riduzione delle spese del personale dipendente, rispetto agli anni precedenti, attraverso una modifica della struttura organizzativa dell’ente, con conseguente riarticolazione degli uffici.

Inoltre non sono stati fatti debiti, contratto mutui, abbiamo cercato di contribuire, nel nostro piccolo e di tasca nostra alle spese più immediate. Il gestore della piscina comunale, che aveva vinto regolare gara di appalto, pagava puntualmente il fitto, a differenza del vecchio gestore con il quale il Comune ha ancora in corso un contenzioso. Sono state queste scelte, seppure a volte drastiche e non condivise da parte della cittadinanza che ci hanno consentito di evitare il potenziale dissesto finanziario per due anni consecutivi.

Oggi invece la situazione appare precaria e ci preoccupa la presenza di una gestione commissariale e non politica in un momento così difficile, visto che solo una compagine politica eletta dal popolo avrebbe potuto, nell’interesse della collettività, ricercare ogni possibile soluzione tecnica per evitare la “facile strada del dissesto finanziario”. 

Questa è stata la forza della nostra attività politica, fatta di idee, di interventi seri e immediati, ma soprattutto, di onestà trasparente e fattiva. 

 

I dati riportati valgono più di ogni altra parola o dell’insipido teatrino di manifesti e di commenti fatti, senza alcuna cognizione di causa, su facebook o su alcuni siti internet.

 

Non smetteremo mai di ripeterlo: Abbiamo lavorato con dignità e onestà!

 

 

Il Gruppo Calvi Risorge

 

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