CALVI RISORTA: I FRUTTI DELLA BUONA POLITICA

Demetra TV, 28 giugno 2016

Il Comune di Calvi Risorta è una delle 24 amministrazioni, su 104, ad aver trasmesso il piano di razionalizzazione alla Corte dei Conti previsto dalla legge di stabilità del 2015. “Questo obbligo, giova ricordarlo, è dovuto alla riduzione dei costi della spesa pubblica che dovrebbe produrre l’effetto a livello nazionale di un risparmio di circa mezzo miliardo di euro”.

L’ex amministrazione Marrocco, in 20 mesi di attività amministrativa, si è liberata di alcuni “carrozzoni”: Trattasi del Consorzio Idrico, della Cooperativa Laocoonte, dell’ ASI…, che pesavano enormemente sul bilancio comunale. (DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 34 DEL 31/03/2015) Adesioni che non fruttavano alcun guadagno per il comune se non l’aggravio di ulteriori spese relative ai costi di partecipazione e il prestigio della presenza di alcuni ex amministratori (!!!) nei consigli di amministrazione.

L’amministrazione Marrocco ha adottato da subito una politica di rigore,  senza alcun interesse o carriere personalistiche in tal senso. Grazie all’impegno e alla professionalità del Responsabile del settore economico finanziario, dott. Gennaro Ventriglia e dell’assessore al bilancio, dott.  Nicola D’Onofrio, si è arrivati a questo importante risultato. L’unico obiettivo dell’ex amministrazione Marrocco è stato, quanto più possibile, risanare il bilancio comunale senza gravare eccessivamente sui cittadini. A dimostrazione che gli attacchi dell’opposizione a proposito della Tari, sono ingiusti e falsi, purtroppo l’aumento delle bollette era inevitabile per tutti i motivi che sono stati ampiamente illustrati precedentemente. Si poteva optare una scelta politica diversa, di ripartizione dei costi, per tutelare maggiormente i commercianti. Si può migliorare il servizio di raccolta con maggiori controlli, pena sanzioni.

MA QUESTO NON DIPENDE DALLA NOSTRA VOLONTA’!!!

Sia ben chiaro l’amministrazione Marrocco ha agito sempre ed esclusivamente onestamente con lo scopo di  tutelare la collettività e non il singolo. Una ulteriore prova in tal senso è stata la scelta politica di non uscire anche dal CONSORZIO DI BONIFICA. Tutti sanno che la tanto famigerata bonifica viene pagata dal Comune, uscire dal Consorzio significava, per le casse comunali, sì risparmiare ulteriormente, ma si gravava sui cittadini che avrebbero dovuto accollarsi nuovamente l’onere.

RIFLETTETE ANCHE SU QUESTO!!!

 

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