STOP AL
POPULISMO
Calvi
RisorGE, 22 giugno 2016
Il PD
caleno ed il suo candidato sindaco in pectore Lombardi, seguiti dai soliti
pappagalli, continuano a ribadire che il costo complessivo della gestione del ciclo
dei rifiuti a Calvi Risorta sia passato dagli 880.000,00 € del 2013 ad un costo
notevolmente superiore, a partire dal 2014, per volontà politica
dell’amministrazione Marrocco.
Cosa
assolutamente falsa e populistica
Gli
oramai famosi, e continuamente riaffermati, 880.000,00 €, su cui sono state
determinate le tariffe per il pagamento della tassa sui rifiuti fino al 2013,
non erano riferibili al totale dei costi dell’intero ciclo dei rifiuti a Calvi
Risorta ed è, per chi vuole intendere, facilmente dimostrabile.
Ma
Voi sapete cosa è il Piano Economico Finanziario (PEF) dei rifiuti?
Ma
Voi sapete, ad oggi, quali voci di costo devono essere inserite nel PEF?
Ma Voi sapete come vengono definite le
tariffe TARI?
Da quello che scrivete e dite dimostrate di
essere all’oscuro di tutto.
E Voi
vi candidate ad essere i nuovi e competenti amministratori di Calvi Risorta?
Per rinfrescare la memoria a Voi, a qualche
scopiazzatore, a qualche oggi capopopolo ma ieri fantasma in consiglio comunale
nel suo ruolo di controllore attribuitogli dal popolo caleno, a qualche nuovo
capopopolo che ha condiviso appieno le decisioni dell’amministrazione Marrocco,
ma essenzialmente per fare la giusta chiarezza verso i cittadini caleni, si
ricorda che nel 2014, ad insediamento dell’amministrazione Marrocco, è stata
introdotta, con la cosiddetta legge di stabilità 2014, la TARI, la nuova tassa
sui rifiuti e con essa sono state introdotte importanti modifiche in merito ai
criteri per la definizione del PEF, che individua e classifica i costi che
devono essere coperti con le entrate della TARI. Le tariffe TARI devono coprire
per intero i costi indicati nel PEF e, quindi, rispetto al passato, dal 2014 si
sono dovuti inserire tutti i costi relativi all’intero ciclo dei rifiuti.
Ai parziali 880.000,00 €, dati dalla
sommatoria dei costi per la raccolta, trasporto e smaltimento di alcuni
rifiuti, si sono dovuti inserire nel PEF, per la sopraggiunta normativa, altri
costi, già comunque sostenuti dal Comune e quindi dai cittadini, ed ulteriori costi
non previsti fino al 2013.
Si sono dovuti inserire, ad esempio, non
solo i costi relativi all’acquisto dei sacchetti, i costi sostenuti per
raccolte straordinarie dei rifiuti, i costi per il concessionario, per spese
legali, i costi di smaltimento di altre categorie di rifiuti, ma, dal 2014,
anche ulteriori voci di costo riferibili, ad esempio, all’ammortamento a fondo
rischi, correlati a probabili passività, ed i crediti inesigibili.
Quindi,
mentre fino al 2013 le tariffe, al Comune di Calvi Risorta, venivano
parametrate sulla base dei parziali costi di 880.000,00 €, dal 2014 le stesse
tariffe si sono dovute riparametrare, per legge, in relazione al complessivo
costo definito dal PEF, ove sono inserite vecchie e nuovi voci di costo
sostenute dal Comune di Calvi Risorta. Costi non inseriti nel PEF dei rifiuti
fino al 2013 e non pagati, quindi, dai contribuenti attraverso la tassa sui
rifiuti, ma comunque a carico del bilancio comunale.
Se i PEF approvati dall’amministrazione
Marrocco per gli anni 2014 e 2015 vengono depurati di quelle voci di costo,
obbligate per legge ad essere inserite, si noterà che verranno fuori, come
risultato matematico, i famigerati 880.000,00 €.
Basta una semplice calcolatrice a
dimostrare il populismo e la falsità di quanto alcuni continuano ad affermare.
Il costo complessivo del servizio dei rifiuti, riferiti agli anni 2014 e 2015,
è rimasto complessivamente inalterato rispetto agli anni precedenti.
A
partire dal 2014 le tariffe TARI sono variate, non per una volontà politica dell’amministrazione
Marrocco, ma esclusivamente per un diverso sistema di calcolo del costo
complessivo del ciclo dei rifiuti e per una nuova determinazione delle tariffe
in ossequio al principio “chi inquina
paga”, con modalità definite da una legge dello Stato, ove le nuove tariffe
hanno portato vantaggi, ad esempio, per i nuclei familiari meno numerosi e per
alcune categorie non domestiche.
SI
RICORDA AI SOLITI “PAPPAGALLI” CHE L’AMMINISTRAZIONE MARROCCO HA SEMPRE AGITO
NELL’INTERESSE COLLETTIVO.
Nel 2015,
nella definizione delle tariffe TARI, ci siamo trovati ad affrontare il
problema delle utenze non domestiche, poiché, per una sopraggiunta disposizione
normativa, molte di tali utenze si sono dovute depurare di superfici non più
tassabili ai fini TARI. Si è passati dai 71.277 mq del 2014 ai 31.754 mq
tassabili del 2015.
Una riduzione di superficie tassabile di
39.523 mq, pari ad una riduzione in percentuale del 55,45.
È facilmente
intuibile che tale riduzione di superficie tassabile delle utenze non domestiche
avrebbe comportato, rimanendo inalterata la distribuzione del costo totale del
ciclo dei rifiuti rispetto a quanto previsto nel 2014, (70% a carico delle
utenze domestiche e 30% a carico delle utenze non domestiche), un più che
raddoppio delle tariffe TARI per quest’ultime, andando a vessare,
ulteriormente, un settore, quello commerciale, già in forte crisi economica.
Al fine di contenere questa circostanza,
l’amministrazione Marrocco, facendo leva su alcuni parametri ove la normativa
consente un certo grado di potere discrezionale, definì una distribuzione del
costo totale del ciclo dei rifiuti pari al 78% per le utenze domestiche e del
22% per le utenze non domestiche, vista anche la notevole riduzione della
superficie tassabile ai fini TARI di quest’ultime. In questo modo si evitò nel
2015 un forte aggravio di costi ai fini TARI per le utenze non domestiche.
Il forte aumento delle tariffe TARI nel
2016, per le utenze non domestiche, è dovuto, anche, ad una distribuzione del
costo totale del ciclo dei rifiuti molto più onerosa rispetto al 2015,
ritornando, PER UNA SCELTA TECNICA DELLA
STRUTTURA COMMISSARIALE presente al momento al Comune di Calvi Risorta,
pressoché ai valori del 2014, con una superficie tassabile, però, più che
dimezzata: 71% a carico delle utenze domestiche e il 29% per le utenze non
domestiche. Questi sono i risultati nel momento in cui la gestione della cosa
pubblica rimane orfana della politica ed il tecnicismo conquista la supremazia.
I mandanti di ciò sono il dr. Giovanni
Lombardi e il PD di Calvi Risorta.
Questi
sono i dati di fatto: incontrovertibili e verificabili. Tutto il resto è
populismo.
Non si
amministra con il populismo
Giovanni Marrocco e il gruppo Calvi RisorGe
Visita
www.CalviRisorta.com