AUMENTO DEL COSTO DEL PERSONALE ADDETTO AL SERVIZIO RIFIUTI: DI CHI
SONO LE COLPE?
Calvi RisorGE,
22 giugno 2016
La procedura per il
calcolo della spesa del personale addetto al servizio di gestione integrata dei
rifiuti urbani, redatta in funzione dei costi da inserire nel bando di gara per
l’affidamento del servizio proposto dall’amministrazione Marrocco, come si
evince dagli specchietti riepilogativi allegati, è la stessa adottata dal CUB
nel 2012, ed approvata dall’amministrazione Caparco e
da tutte le amministrazioni pubbliche che hanno dovuto mettere a bando di gara il
servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti: n° operatori x il costo unitario annuo riferito al livello e qualifica (costo
desunto da tabelle ministeriali).
La differenza tra i due
quadri economici riferiti al costo del personale, come si può facilmente
individuare, sta nel numero totale degli addetti al servizio che sono passati
da 9 ad 11 e dai diversi livelli e qualifiche del personale, che oggi sono
sostanzialmente superiori rispetto al passato.
L’amministrazione Marrocco
non ha dovuto far altro, perché la legge lo impone, non potendo derogare dai
minimi contrattuali, che approvare un piano economico ove il costo del
personale venisse parametrato su numeri e qualifiche del personale, addetto al
servizio di gestione del ciclo dei rifiuti, attualmente in essere nel cantiere
di Calvi Risorta.
Ma
quando sono variati questi numeri, quando si è passati da 9 operatori ad 11,
con un innalzamento anche dei livelli contrattuali?
La data è il 4 marzo 2013, con in carica l’amministrazione
Caparco, giorno del passaggio di cantiere dei
lavoratori dal vecchio gestore, il Consorzio Unico di Bacino, al nuovo gestore
voluto da Caparco, l’Impresud
s.r.l. di Iavazzi.
Si chiede, quindi, ai vari Lombardi, PD caleno,
l’editore Vito Taffuri, perché, invece di fare populismo fine a se stesso, non
ponete queste semplici domanda a Caparco: perché
durante il passaggio di cantiere, tra il vecchio ed il nuovo gestore del
servizio di raccolta rifiuti, Calvi Risorta si è ritrovata con due unità
lavorative in più e con livelli e qualifiche contrattuali superiori? Chi sono i
due lavoratori, che durante il passaggio di cantiere, sono stati inquadrati
come dipendenti sul cantiere di Calvi Risorta? Come mai, durante il passaggio
di cantiere, ci siamo ritrovati con la presenza della figura di caposquadra, con
un costo importante per le casse comunali? Come mai la Impresud
s.r.l., gestore voluto da Caparco, si è fatta carico
di eseguire il servizio di raccolta e trasporto rifiuti allo stesso costo operato
dal CUB, ma accollandosi il costo di due unità lavorative in più, nell’anno in
cui alla stessa società sono stati erogati fondi statali per l’insediamento della
centrale a Biomasse a Calvi Risorta?
Queste
sono le semplici domande che dovreste porvi e porre per far si che i cittadini
caleni conoscano la verità.
Molto probabilmente, però, esse sono domande scomode ed
impertinenti da porre ad un possibile alleato alla prossima competizione
elettorale. È più facile coalizzarsi, per distruggerlo politicamente ed
umanamente, contro un competitore che ha fatto dell’onesta la sua stella
polare, una persona perbene che ha dimostrato di amministrare senza agire in
funzione di interessi personali o familiari. Bisogna abbattere il nemico, colui
che ha rotto gli equilibri passati, ove il vivi e lascia vivere era la
quotidianità, ove i vari interessi, seppur legittimi, si sono sempre
intrecciati tra fazioni politiche anche contrapposte.
Ma torniamo ai numeri, come abbiamo visto, adottando la
stessa procedura di calcolo del costo del personale ci ritroviamo, però, ad
oggi un importo complessivo notevolmente superiore, che ha inciso, poi, in
maniera rilevante nella definizione delle tariffe TARI. L’incremento è
facilmente calcolabile:
costo personale piano economico 2015 (comprensivo di
spese generali ed IVA) €
586.911,12 -
costo personale piano economico CUB 2012 (comprensivo
di spese generali ed IVA) €
424.335,69 =
INCREMENTO DI SPESA PER IL PERSONALE AL LORDO DEL
RIBASSO € 162.575,43
L’INCREMENTO
DI SPESA AL NETTO DEL RIBASSO D’ASTA AMMONTA A CIRCA € 158.000,00
Sono, quindi, ben quasi 158.000 € di costi in più che si sono
dovuti inserire nel piano finanziario rifiuti 2016, APPROVATO DAL COMMISSARIO PREFETTIZIO, che sicuramente hanno inciso
in maniera considerevole nella definizione delle tariffe TARI.
Costi non imputabili
certamente all’amministrazione Marrocco, ma derivanti da situazioni pregresse, stabilizzate
da qualcun altro, che si sono dovute, per legge, consolidare nel piano economico
rifiuti approvato dalla stessa amministrazione.
Questi
sono i fatti, corredati da documenti. Tutto il resto è populismo.
Giovanni
Marrocco e il gruppo CALVI RISORGE
COSTO
DEL PERSONALE A BASE DI GARA 2015
COSTO
DEL PERSONALE DEFINITO DAL CUB NEL 2012
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