Ergastolano
catturato dalla Squadra Mobile della Questura di Ancona
Ancona, 20 maggio 2016
COMUNICATO STAMPA
La Polizia di Stato, nello specifico gli investigatori
della Squadra Mobile della Questura di Ancona e del Servizio Centrale Operativo,
con il supporto del Servizio per
La cattura, avvenuta in Portogallo, è stata possibile grazie alla cooperazione tra i
poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, quelli dello S.C.O. della Polizia di
Stato, i nuclei speciali della Polizia portoghese ed il coordinamento di Eurojust.
De Cristofaro si rese autore, il 10 giugno del 1988,
dell’omicidio di Annarita Curina, 34enne skipper pesarese, per appropriarsi del
suo catamarano. La vittima fu stordita col valium,
accoltellata e finita con tre colpi di machete, per poi essere buttata in acqua
al largo della costa di Senigallia (AN) dall’uomo e dalla sua giovane amante,
la cittadina olandese Dyana Beier,
all’epoca 17enne. La coppia fuggì verso le coste del Nord Africa, dove fu
localizzata dalle indagini della Squadra Mobile anconetana e tratta in arresto,
il 21 luglio del 1988, nel porticciolo della cittadina tunisina di Ghar El Melh.
Al processo la minore venne condannata a 6 anni e 6
mesi di reclusione, mentre il De Cristofaro all’ergastolo; il 6 luglio del
2007, durante un permesso premio, egli evase dal Carcere di Opera (MI) ma venne
catturato il mese successivo ad Utrecht in Olanda dalla Polizia olandese,
sempre a seguito di indagini della Polizia di Stato di Ancona ed in esecuzione
di ordine di carcerazione della Procura Generale c/o
Le indagini nuovamente finalizzate alla sua cattura
sono state riavviate dalla Sezione Catturandi della
Squadra Mobile dorica, dapprima con
Gli agenti hanno infatti dato esecuzione ad un Mandato
di Arresto Europeo all’esito di ininterrotte indagini durate due anni,
supportate anche da intercettazioni telefoniche con tracciamento internazionale,
nel corso delle quali le ricerche si erano estese all’Ucraina e all’Albania,
paesi dove vantava conoscenze che ne potevano favorire la latitanza; nonchè alla Francia e all’Olanda, dove aveva anche vissuto:
la figlia De Cristofaro Caroline è una nota giornalista televisiva olandese. Lo
sviluppo delle indagini aveva poi fatto restringere le ricerche degli
investigatori anconetani in Portogallo, dove De Cristofaro si era rifugiato in
un anonimo villaggio a
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