L’I.C.S. DI CALVI RISORTA RIPARTE DAL 1°
SETTEMBRE 2016 CON IL TEMPO PIENO DALLA CLASSE PRIMA
Franca
Taffuri, 18 maggio 2016
Dopo
tre anni, durante i quali sono state fatte richieste di un’organizzazione
scolastica a tempo pieno per la classe prima, senza alcun risultato per vari
motivi, quest’anno l’Ufficio Scolastico Provinciale di Caserta ha preso in
esame la richiesta ed ha predisposto l’organico con un’organizzazione
scolastica sia a modulo sia a tempo pieno per le classi prime, a partire dal 1°
settembre 2016.
Già
l’anno scorso, l’ex Amministrazione Marrocco fu
coinvolta nella vicenda su richiesta delle famiglie interessate che si
trovarono da sole a difendere il diritto allo studio dei propri figli,
dichiarandosi garante degli oneri e dei servizi per l’adeguato funzionamento
della mensa, e disponibile a qualsiasi intervento atto a soddisfare le esigenze
dei genitori. Di conseguenza l’esiguo numero di bambini iscritti non ne
consentì l’attivazione.
Aumentare
gli alunni iscritti a tempo pieno, avrebbe evitato qualche perdente posto per
gli insegnanti, e la mensa scolastica, la migliore della provincia di Caserta,
non avrebbe subìto un calo di incassi e soprattutto sarebbe stato garantito il
lavoro alle dipendenti calene nella società che la gestisce. Inoltre, sarebbero
state soddisfatte le esigenze di tante famiglie che, per motivi di lavoro e
organizzazione familiare, hanno bisogno di questo tipo di organizzazione
scolastica. Fortunatamente quest’anno l’attivazione è andata a buon fine e io,
che comunque ho seguito da vicino la vicenda, posso testimoniare la piena
soddisfazione di quelle famiglie che ne hanno fatto richiesta per necessità.
Ma
al di là di queste motivazioni, alla base del tempo pieno c’è una valenza
pedagogica e didattica.
La
scuola elementare a tempo pieno ha un suo fascino, lo ha avuto nei decenni
passati e prevedibilmente lo avrà ancora nei prossimi anni.
Il
“tempo pieno” in Italia ha circa 30 anni di storia alle spalle. La sua data di
nascita ufficiale è infatti legata alla legge n. 820 del 24 settembre 1971,
anche se non erano mancati negli anni precedenti i precursori “ufficiosi” di
questo modello innovativo di organizzazione scolastica. Oggi, la scuola a tempo
pieno, riscuote un indubbio successo di pubblico e di “critica” e si presenta
con una sua freschezza e reattività di fronte alle riforme scolastiche.
Il tempo pieno può portare un
contributo originale, fatto di valori pedagogici profondi, nel processo di
innovazione educativa. E’ paradossale inoltrarsi verso la scuola del futuro,
ignorando uno dei modelli educativi più pregnanti della scuola italiana.
Ripartire dalla classe prima a
tempo pieno significa avere una concreta continuità per gli anni a venire,
significa avere la possibilità di scelta e, soprattutto, significa soddisfare
le esigenze delle famiglie.
Questo risultato non può che
rendere soddisfatti e felici tutti, partendo dalla DS dott.ssa Roviello, gli
insegnanti, gli alunni e le famiglie.
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