Copertura in amianto dell'ex fabbrica Moccia:
presto un'interpellanza al commissario prefettizio dal M5Stelle
M5S
Calvi Risorta, 05 maggio 2016
Metri
e metri quadrati di copertura dello stabilimento Moccia giacciono abbandonati
da decenni, da quando la fabbrica Moccia che produceva mattoni in argilla cotta
ha chiuso i battenti alla fine degli anni '80. La copertura dei capannoni è in
amianto. L'inevitabile usura degli anni, soprattutto il sole cocente d'estate
consumano i rivestimenti in pittura, mettendo a diretto contatto con l'ambiente
circostante l'amianto che, rilasciato nell'ambiente può essere letale per la
salute umana.
A
tal riguardo lo Stato Italiano ha esortato i comuni ad effettuare un censimento
dei cespiti in amianto e il comune di Calvi Risorta si è adeguato con
l'ordinanza numero 9 del 24 febbraio 2015 nella quale invitava, tra
le altro, la messa in sicurezza chiunque possedesse strutture in amianto, onde
evitare la dispersione nell'ambiente di fibre nocive per la salute pubblica. Molti
cittadini hanno provveduto, rimuovendo (a proprie spese visto che non esistono
reali agevolazioni per lo smaltimento) oppure chi non potendo permettersi lo
smaltimento, ha provveduto a mettere in sicurezza i cespiti (prevalentemente
coperture) apponendo delle pitture specifiche che incapsulano le fibre
d'amianto.
Nella
ex fabbrica di Moccia nulla è stato fatto: è difficile risalire ai reali
proprietari, visto che la fabbrica ha chiuso i battenti da molti anni.
Per
questi motivi gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Calvi Risorta e quelli
del Movimento Politico Primavera Calena di Enzo Scarano
fanno sapere che stanno preparando una lettera aperta al commissario Umberto Campini. Sotto forma di interpellanza chiedono che misure
intenda adottare per la messa in sicurezza dell'area in modo che non
costituisca pericolo per la salute pubblica, visto che a più di un anno
dall'ordinanza comunale la proprietà dell'ex fabbrica non si è occupata di
ottemperare a quanto prescritto dall'ordinanza stessa.
In
particolare gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Calvi Risorta fanno sapere
che auspicano una soluzione bonaria della problematica.
“Bisogna
rintracciare gli eredi Moccia che se impossibilitati, potrebbero cedere la
struttura allo Stato e riconsegnare alla collettività un bene in disuso per
fini di utilità pubblica”.
La
fabbrica si trova nella frazione Petrulo in una strada a vicolo cieco, ma con
l'intervento statale l'area potrebbe essere collegata con la provinciale per
Rocchetta e Croce e smaltire o mettere in sicurezza agevolmente l'intera
struttura in amianto.
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