IL GRUPPO CALVI RISORGE: QUALE FUTURO PER CALVI RISORTA?
Luciana Antinolfi, 07
aprile 2016
Già qualcuno ha fatto
circolare voce a Calvi Risorta che il Commissario Prefettizio si trovi in serie
difficoltà. Se ciò corrisponde a verità la cosa non stupisce più del dovuto, visto
che con l’annullamento delle elezioni e
lo scioglimento dell’Amministrazione decadono automaticamente anche le figure
dei Responsabili ufficio finanziario e ufficio tecnico. Come può funzionare un
Comune senza Responsabili?
L’assenza di un
Responsabile Economico-finanziario significa
che neanche l’ordinario può essere svolto, e tra le tante cose, i dipendenti
rischiano di non percepire lo stipendio.
Sicuramente anche il
Commissario Prefettizio, come il Sindaco Marrocco per l’ufficio tecnico, avrà
fatto richiesta a tutti i 104 comuni
della provincia di Caserta di reperire i Responsabili disponibili a ricoprire i
settori rimasti vacanti, che vanno nominati a scavalco.
L'impresa non è assolutamente facile.
Pertanto, la situazione,
già precaria, per la superficialità delle passate amministrazioni, oggi è
particolarmente critica. Dopo quasi due anni di una politica di rigore, svolta
dall’Amministrazione Marrocco, quello che c’è adesso a Calvi Risorta è un
effetto “domino”. In passato c’era maggiore
possibilità di assumere personale e non è avvenuto; in passato gli
espropri si potevano liquidare, poiché ammontavano a cifre irrisorie e non sono
stati pagati (oggi solo l’esproprio Milite ammonta a centinaia di migliaia di
euro), che dire poi dell’esproprio dell’area PIP? L’Amministrazione Marrocco, stava
portando a termine una transazione con la curia, giungendo finalmente, dopo
varie trattative, ad un accordo tra le parti da cui scaturiva la possibilità di
poter vendere i lotti, bloccati dal mancato pagamento dell’esproprio, a
beneficio esclusivamente della comunità, garanzia certa di una ripresa
economica e sociale.
In passato si poteva
evitare di riscuotere illecitamente le acque reflue che oggi, nonostante tutto,
sono state rimborsate dall’Amministrazione Marrocco; in passato con gli acconti
versati dai cittadini si poteva costruire il
terzo lotto del cimitero, ma i soldi sono stati spesi per chissà che cosa, ma comunque, a breve,
grazie anche alla rinuncia delle indennità di carica che non sono gravate
sul bilancio comunale, l’Amministrazione Marrocco sarebbe corsa ai
ripari iniziando i lavori, in passato… quanti errori sono stati fatti in
passato!
Oggi, in un momento
storico delicatissimo, tutto si complica. Nonostante la precarietà, durante
l’Amministrazione Marrocco, il Responsabile economico-finanziario era presente
e si era in procinto di nominare il Responsabile del settore tecnico. A quasi
due anni di mandato e con non pochi sacrifici si incominciava ad intravedere
uno spiraglio e a raccogliere i frutti di ciò che minuziosamente e onestamente
si era seminato, ma la sentenza, che “possiamo non
condividere ma che comunque rispettiamo”, ha interrotto un’attività
amministrativa in itinere, portando il Comune sull’orlo del collasso.
Una siffatta situazione
non fa bene alla comunità calena, vera parte lesa dell’intera vicenda, una
realtà che non è scaturita dalla volontà, né tantomeno da colpe
dell’amministrazione Marrocco, la causa non è da imputare a loro e questo
ormai, per i più, è assodato, nonostante ci sia ancora chi vuole infangare nomi
onoratissimi con allusioni di brogli.
“Comunque non disperiamo,
sicuramente verranno i giorni del riscatto. La realtà dei fatti prima o poi
sarà palese a tutti e ben vengano gli Ispettori per verificare le modalità di
gestione delle varie amministrazioni che si sono alternate sul Comune, compresa
la nostra. Confidiamo nell’autorità dei funzionari e di chi detiene il potere, affinchè la situazione venga almeno tenuta sotto controllo,
perché è inaudito che un Comune possa rimanere senza vertici amministrativi. Questo ci deve far riflettere su
quanto è successo sia in passato che nel presente e deve essere la spinta a non
mollare, altrimenti: quale è il futuro?”
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