L’AVV. TAFFURI INVITA GIULIANO CIPRO AD UN CONFRONTO APERTO
Massimo Taffuri, 26 marzo
2016
Esimio Giuliano Cipro,
dopo aver letto la Tua
comunicazione - che sarebbe dovuta essere interpretativa di quanto accaduto giudiziariamente
- ho ritenuto opportuno replicare, vista la Tua propensione a nascondere, solo
per lotta politica, i fatti oggettivi, impastandoli con insinuazioni ed
irresponsabili affermazioni.
Per inclinazione
professionale, rispetto la statuizione del Giudice, ma non la condivido, perché
in maniera del tutto irrazionale scredita ingiustamente l’allora Presidente
della sezione n. 4, Pietro Valle, esponendolo ad azioni penali e civili.
Non solo, ma il Consiglio
di Stato è stato ancor più ingiusto verso Calvi Risorta, per aver ordinato a
Tutti i cittadini di pagare € 8.000,00 a Lombardi e all’altra ricorrente, come
se l’errore di Pietro Valle (fatto emergere con il ricorso di Lombardi
Giovanni) dovesse ricadere sull’intera comunità.
Bene fece il TAR Campania
che, in maniera più serena ed obiettiva, ritenne che la questione delle schede
di altro comune non potevano determinare la nullità delle operazioni, mentre
l’Appello ha ritenuto il contrario.
In quanto legale coinvolto
professionalmente nella vicenda, Ti invito Giuliano (potendoTi rifiutare) ad un confronto pubblico dinanzi a tutta la
cittadina calena, il cui ruolo in questa vicenda non si capisce bene dalla
sentenza, se vittima o carnefice; stando così le cose, pubblicamente invito, altresì,
Lombardi e la ragazza a rinunciare all’ingiusta somma addebitata alle nostre
casse comunali, dopo che la comunità è stata posta al centro di una operazioni
elettorale definita dal giudice “opaca”.
SalutandoTi
con affetto, Giuliano, aspetto la data dell’incontro, possibilmente una
domenica che possa favorire la partecipazione del maggior numero di caleni,
venendo così a conoscenza della vergognosa veste cucitaci addosso dal Consiglio
di Stato, volendo riabilitare, in particolare, l’amico Pietro Valle.
Avv. Massimo Taffuri
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