Lo strano caso delle elezioni comunali di
Calvi Risorta: Altalena di sentenze tra Tar e Consiglio di Stato
Caleno24ore,
20 marzo 2016
Salvatore
Piccolo
Singolare
e particolare appare il caso delle elezioni comunali di Calvi Risorta (CE).
Nella tornata elettorale del 2014 la cittadina calena era stata chiamata a
rinnovare il consiglio comunale e ad eleggere il Sindaco. Prima facie il risultato elettorale aveva sancito la vittoria
elettorale per soli 7 voti del Dr. Giovanni Marrocco.
In
realtà subito era scoppiato un caso complicato nell’ambito delle operazioni
elettorali di un seggio. Il seggio elettorale in questione aveva infatti
distribuito a numero 17 elettori (per gli amanti della cabala mai numero fu più
profetico) schede elettorali che riportavano la stampa delle elezioni comunali
di un altro comune con indicazione di nomi dei candidati sindaci diversi
rispetto ai candidati di Calvi Risorta. In particolare le schede riportavano le
indicazioni di voto di un comune della Penisola Sorrentina.
Le
17 schede erano state anche votate dagli elettori caleni in alcuni casi
sovrascrivendo il nome del candidato Sindaco caleno prescelto sulla scheda
elettorale. Davvero un caso singolare e particolare. Immediatamente il
candidato Sindaco sconfitto Dr. Giovanni Lombardi presentava ricorso al TAR
della Campania che disponeva una immediata verifica delle schede. All’esito
della verifica il Tribunale Amministrativo Partenopeo, sorprendentemente, pur
rilevando l’effettivo errore nei termini che abbiamo descritto rigettava
il ricorso.
Il
TAR riteneva che quello che si era verificato non alterava il complessivo
risultato elettorale. Il Sindaco Marrocco poteva così continuare ad
amministrare, mentre l’opposizione si rivolgeva al Consiglio di Stato massimo
organo di giustizia amministrativa. È ammesso il ricorso alla Suprema Corte di
Cassazione, infatti, solo per questioni di giurisdizione e nel caso in esame
non appaiono prospettabili questioni di giurisdizione risultando pacificamente
competente l’Autorità Giudiziaria Amministrativa.
Il
Consiglio di Stato con sentenza pubblicata proprio in questi giorni ha
radicalmente ribaltato il verdetto dei magistrati napoletani. L’appello
proposto è stato integralmente accolto e le elezioni comunali di Calvi Risorta
del 2014 completamente annullate. L’intero consiglio comunale risulta già
sciolto a causa della nullità delle elezioni. Quello che sorprende questa
vicenda è il completo e radicale orientamento di due Autorità Amministrative:
il TAR ed il Consiglio di Stato.
La
sentenza dell’uno diametralmente opposta a quella dell’altro. In ipotesi
astratta era anche possibile una terza via ovvero l’invalidità dei risultati
elettorali del solo seggio “incriminato”. In passato tale soluzione era stata
già adottata dal TAR Campania anche per alcuni comuni del casertano (Falciano
del Massico n.d.r.).
In
punto di diritto la sentenza andrà analizzata con particolare attenzione ed è
destinata a fare scuola in casi analoghi, eppure una fattispecie simile non è
frequente ed è probabile che i Giudici di seconda istanza domani abbiano
preferito adottare la soluzione più radicale dell’invalidità delle elezioni
proprio in considerazione del fatto che una ripetizione parziale, di un solo
seggio, avrebbe comportato uno sfasamento temporale del complessivo risultato
elettorale che paradossalmente sarebbe stato ancora più falsato del precedente.
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