QUESTIONE DEPURATORI: DISPOSTA ANCHE PER IL SINDACO MARROCCO
L’ARCHIVIAZIONE DEL PROCEDIMENTO
Luciana Antinolfi, 16
febbraio 2016
Ad appena due mesi dalle
elezioni amministrative, il Sindaco di Calvi Risorta dott. Giovanni Marrocco,
riceveva un avviso di garanzia per la questione dei depuratori. Un procedimento
giudiziario che aveva coinvolto la maggior parte dei sindaci della provincia.
L’inchiesta scattata nel 2011 e conclusasi nel 2013 avrebbe evidenziato pesanti
danni a corsi d’acqua nei quali gli enti interessati sversavano scarichi
fognari non adeguatamente depurati. Procedimento alquanto inconsueto per la
fascia tricolore calena che, essendo al suo primo mandato, non aveva ancora
avuto il tempo materiale per avviare e organizzare la macchina
amministrativa.
Il 26 gennaio scorso, il
P.M. del Tribunale di Santa Maria C.V., dott.ssa Giorgia De Ponte, a seguito di
una più meditata lettura delle risultanze
investigative, sosteneva che anche se “emergono delle criticità per
quanto riguarda gli impianti di depurazione”, tuttavia per alcuni anni non si è
potuto dare corso ai lavori per il problema, comune a molti enti territoriali,
specie in questi anni, per la mancanza di fondi. Solo nel 2015 la Regione
Campania ammetteva a finanziamento il comune di Calvi Risorta per l’adeguamento
dei depuratori.
Il territorio vive una
vera e propria emergenza che ha indotto le varie amministrazioni, succedutesi
nelle cariche, ad adottare, di volta in volta, le contromisure necessarie per
fronteggiare il problema che sono peraltro apparse, nella maggior parte dei
casi, inadeguate. I sindaci non sono che gli ultimi anelli di una catena di
responsabilità che parte dall’amministrazione centrale, si dipana attraverso la
gestione commissariale, arriva poi alle amministrazioni provinciali e termina
quindi con i consorzi che sono deputati alla gestione, allo smaltimento ed allo
stoccaggio dei rifiuti.
Pertanto il P.M. ribadisce
che il ritardo nei lavori di adeguamento, che pure erano stati deliberati, è
stato dovuto a ragioni economiche che si era cercato di superare attivando una
serie di procedure volte ad ottenere finanziamenti. Quindi per quanto sopra
esposto, sancisce la non acquisizione di elementi di prova idonei a fondare
l’accusa in giudizio a carico dell’indagato, pertanto dispone l’archiviazione
del procedimento.
Visita www.CalviRisorta.com