Il Teatro Romano di Cales
Dea
notizie, 06 gennaio 2016
Carmine
Izzo
Non
vi è stato Ente o Associazione che non si sia interessato nel passato, ed anche
di recente, e che non abbia prodotto documenti sul patrimonio archeologico
della città di Cales, oggi Calvi Risorta.
La
Soprintendenza in una pregnante e particolareggiata relazione ebbe ad
evidenziare che il Teatro (trovasi in località
Grotte) è uno dei due monumenti, insieme all’Anfiteatro, ancora ben conservato.
Del Teatro è ben conservata, nelle mappe catastali, la perimetrazione della
cavea e alcuni tratti della cinta muraria. Anche gli esperti del settore
Antonio Allocca, Antonio Bonacci, Pasquale De Stefano, Nicandro D’Onofrio,
Giuseppe Izzo, Michele La Vedova e Alfredo Maciariello
in un pregiato lavoro “Calvi e il suo ambiente” realizzato per il circolo
socio-culturale “Albert Schweitzer” affermano che il Teatro è di età tardo
repubblicana e dell’originale costruzione di età ellenistica è visibile parte
dell’analemma meridionale in opus incertum
a grossi elementi e rifatto nella parte esterna, venne ampliato una prima volta
fino a 70 metri di diametro e, poco tempo dopo, fino a raggiungere le mura.
Le
strutture sono tutte in opus quasi reticulatum di
tufo, mentre le testate dei muri radiali erano in blocchi dello stesso
materiale uniti senza malta. Le volte di sostegno della cavea si sdoppiano
andando verso l’esterno, disposizione di cui finora non si conoscono altri
esempi.
Da
tempo l’Associazione ArcheoCales, guidata dalla prof.ssa Nicolina Migliozzi e dall’architetto Alfredo Maciariello,
svolge un’azione meritoria in quanto si è fatta carico di attivare iniziative
ed interventi per conservare e, possibilmente, proteggere non solo il Teatro –
I secolo a. C. – ma tutto il sito archeologico di Cales, la Cattedrale romanica
di San Casto, L’Anfiteatro romano, le Terme romane e il Castello.
Visita www.CalviRisorta.com