VITO TAFFURI MINACCIATO DA UN PERSONAGGIO
NOTO ALLE CRONACHE GIUDIZIARIE PIU’ ECLATANTI
Calvirisortanews,
17 dicembre 2015
L’editore
di www.calvirisortanews.it Vito Taffuri, è stato vittima di una vile
aggressione verbale da parte di un soggetto noto alle Forze dell’Ordine, finito
negli scorsi anni in un paio di scandali giudiziari, tra i più clamorosi della
storia casertana. L’editore del nostro sito ha, purtroppo, incrociato il
soggetto in un locale pubblico di Calvi Risorta.
Alla
vista di Taffuri, il personaggio ha rivolto allo stesso parole che non lasciano
spazio alle interpretazioni: “Sei un uomo di merda, tu e il tuo giornale, siete
merda”. La temperanza e la civiltà che contraddistinguono Vito Taffuri hanno
impedito che ne scaturisse una volgarissima discussione che, statene pur certi,
non avrebbe avuto toni gradevoli. Alle offese, Vito Taffuri ha risposto con
l’intelligenza e l’educazione: solo un sorriso e un’alzata di spalle.
Ma
la minaccia è di quelle gravissime ed è il chiaro sintomo della “sofferenza”
patita dai gruppi di potere locali, quando l’agguerrito sito di Taffuri
pubblica inchieste sugli affari poco chiari della città di Calvi Risorta. Il
minacciatore ha scelto il momento meno adatto per minacciare Taffuri (ammesso
che esista un momento adatto per minacciare chi fa cronaca e combatte il
malaffare). L’editore del nostro giornale, infatti, è ormai balzato agli onori
delle cronache nazionali per il suo costante impegno civile.
Vito
Taffuri è l’anima del prestigiosissimo “Premio Nazionale Legalità e Sicurezza
Pubblica in Campania”, è l’editore di un giornale che non si è mai piegato ai
desideri del potere e della politica d’accatto e, negli ultimi mesi, si sta
affermando come organizzatore di importanti e riusciti eventi culturali che
hanno come sfondo sempre l’amore per la giustizia e l’onestà. Vito Taffuri, non
lo diciamo per partito preso, è una persona seria e perbene. E’ un uomo che ha
sempre adoperato il sorriso sereno e amichevole contro ogni prevaricazione
violenta e vigliacca.
Lo
ha fatto anche questa volta, confermando le sue doti di ragazzo equilibrato e
di grande serietà personale. Ci dispiace per il malcapitato e volgare
aggressore che, da quanto ricostruito in queste ore, sembra essere un
personaggio visto spesso nelle stanze comunali. Una cosa è certa, scene che non
si vedono nemmeno nel film “I Guappi” di Pasquale Squitieri. Quelli erano
personaggi che facevano tremare Napoli con un colpo di tosse. Quello caleno,
invece, la tosse l’ha fatta venire a noi. Sì, ma per le risate che ha provocato.
“Siamo
abituati a scrivere di boss e camorristi del calibro di Setola, Bardellino,
Zagaria - ha detto Vito Taffuri - figuriamoci se posso aver paura davanti agli
insulti sconnessi di questo patetico soggetto, manovratore di affari pieni di
nulla”.
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