ASSESSORE AL BILANCIO: PEGGIO DI COSÌ…

Uniti per la Rinascita Calena, 28 ottobre 2015

Lo scempio amministrativo di cui il sindaco Marrocco rappresenta la più immediata quintessenza, si arricchisce di contenuti e di temi in presenza di un bilancio comunale come quello presentato dall'assessore in questione. Sì, perché è fin troppo facile per un amministratore di maggioranza ricavare entrate prelevando denaro direttamente dalle tasche dei cittadini!

In questo modo non solo l'amministrazione comunale esprime profondo disinteresse nei confronti delle reali esigenze di un popolo in preda ad una crisi economica momentaneamente ai massimi storici ma dimostra, qualora fosse necessaria un'ennesima prova, la sua totale e reiterata incapacità amministrativa optando per la via più facile che un amministratore possa perseguire, ovvero l'aumento dei tributi.

Non è necessario ricordare al popolo caleno che questa amministrazione sia stata capace in un anno e mezzo di innalzare le aliquote Tari (tassa sui rifiuti) e Tasi (tassa sui servizi) ai livelli massimali perché il colpo sferzato alle tasche delle famiglie è sufficiente a scalzare l'oblio!

Rammentiamo inoltre all'assessore in questione che una chiara nota del responsabile del settore finanziario, facilmente estraibile da un atto di giunta redatto qualche mese fa, caldeggia una maggiore oculatezza nell'affidamento di incarichi legali, circoscrivendo questi ultimi solo ai casi di reale pericolo per l'Ente... appello lasciato inesaudito da parte dei nostri imprudenti e distratti amministratori!

Ma grazie al nostro assessore, che dispone anche della delega all'urbanistica, Calvi vanta anche un altro primato: prima di ottenere un'autorizzazione allo svolgimento di qualche lavoro (sia nell'ambito del settore pubblico che privato), bisogna attendere mesi e forse anni... e tutto ciò grazie alle politiche di riorganizzazione dell'assetto comunale che questa maggioranza ha posto in essere!

In definitiva questa amministrazione, come un cigno morente, si avvia al definitivo declino intonando le sue ultime melodie ma, a differenza di un cigno morente, abbandonerà la scena senza lasciare il benché minimo rimpianto nemmeno tra chi inizialmente aveva sperato in essa.

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