LA MENSA SCOLASTICA DI CALVI, VISTI I PREZZI, SI SPOSTA DA “ZI ANNA” SUL PORTO DI FORMIA. GENITORI INFURIATI PER L’AUMENTO DEL 100%, MA MARROCCO CHIEDE A TUTTI DI NON PROTESTARE COME FACEVA JULIUS EVOLA

Calvirisortanews, 30 settembre 2015

Chi fa parte della nostra redazione ha sempre dimostrato di ruotare intorno a un asse, incardinato in maniera solidissima: mantenere le promesse prese con i lettori. Abbiamo sempre considerato i patti presi con chi legge calvirisortanews la piattaforma etica sulla quale muoverci nel nostro quotidiano lavoro di narrazione. A costo di grandi sacrifici, persino economici e, spesso, sfociati nella vita privata di ognuno di noi, abbiamo sempre raccontato la cronaca senza usare filtri. Vi avevamo promesso di non parlare più delle mirabolanti avventure dell’Amministrazione Marrocco e, per qualche tempo, ci siamo anche riusciti, ma la narrazione è come un demone ardente che brucia nelle mani di un cronista: stavolta dobbiamo rompere il patto di silenzio con voi, per raccontarvi l’ultimo episodio che sembra uscito dalla sit com Casa Vianello.

Capita che, a Calvi Risorta, il prezzo della mensa scolastica per i bambini aumenti del 100% rispetto agli anni scorsi: dai 32 euro mensili 2014/2015, ai 60 dell’anno corrente. Una spesa spropositata per le famiglie che hanno due o più figlioli che pranzano direttamente a scuola. Capita, come è logico che sia in un paese democratico e costituito da fasce con redditi anche molto bassi (ISE di circa 15mila euro), che i genitori scrivano una dura ma corretta lettera di contestazione al sindaco, minacciando di non mandare più i figli alla mensa, non potendosi permettere il salasso di un servizio con prezzi simili al migliore ristorante sul mare.

Ma capita anche che l’Amministrazione convochi una riunione con gli stessi genitori a mezzogiorno di oggi, dimostrando poco rispetto per gli orari lavorativi di chi ha i figli a scuola. Ma non è l’orario della riunione a lasciarci basiti e, inutile nasconderlo, molto divertiti. Sì, perché la politica ci abitua sempre più a boutade che superano la soglia del tollerabile, con assoluta disinvoltura.

A far notizia è il testo di convocazione. Un comunicato stampa, quello dell’Amministrazione Marrocco, che sembra uscito da un libro di Julius Evola, quando il filosofo parlava di inutilità della critica, anche se espressa in maniera decorosa e corretta. Sì, perché nel testo si legge che la riunione di questa mattina non sarebbe mica servita a trovare un modo per abbassare il prezzo della mensa. No, macché. Si parla di “di prevenire eventuali azioni inutili e di evitare strumentalizzazioni politiche, poco opportune, a riguardo”. Avete letto bene, non siete sotto attacco di un’ischemia transitoria: l’Amministrazione ha convocato una riunione per dire ai genitori di non mettere in campo sacrosante azioni di protesta, di fronte all’aumento del 100% dei costi mensa scolastica e ha suggerito all’opposizione di stare zitta perché, ogni critica, sarebbe, come si legge, “poco opportuna”.

Prendiamo atto che degli amministratori, nel 2015, non sappiano che la critica politica e quella della società civile sono alla base dello sviluppo sociale. Tradotto in termini correnti e sostanziali: costituiscono le fondamenta dei più basilari elementi di democrazia partecipativa. Basterebbe leggere un Bignami della Costituzione, ma evidentemente sono troppo occupati. Così oberati dagli impegni da non poter nemmeno partecipare appieno alle riunioni che la loro stessa maggioranza convoca.

Il sindaco Marrocco è rimasto per poco più di 30 minuti, l’assessore alla Pubblica Istruzione, Vanda Natale, non era nemmeno presente e, come ciliegina sulla torta, è rimasto a fare gli “onori di casa” Enzo Izzo nella duplice e imbarazzante veste di membro dell’esecutivo, che aumenta del 100% le tasse sulla mensa, e membro del Consiglio d’Istituto che dovrebbe lottare per far abbassare la stessa tassa. Roba da sbellicarsi, se non ci fosse un dato così serio: la drammatica condizione economica di alcune famiglie costrette, come hanno dichiarato dopo la riunione alcuni genitori, “a far portare a scuola dei cibi secchi ai nostri bambini, perché non possiamo permetterci questa mensa così costosa”.

Poi, il colpo di teatro di un caleno presente alla riunione: tassare con 5 euro anche le famiglie con reddito zero per non gravare su chi, invece, guadagna 15mila euro all’anno e ne paga 60 di mensa. Un moderno Robin Hood al contrario, insomma. Prendere ai poveri per non far incazzare troppo i ricchi. Mai ci saremmo sognati di dover scrivere un articolo del genere. Credeteci, come avete sempre fatto: tutto quello che vi abbiamo appena raccontato è vero ed è successo al Comune di Calvi Risorta.

L’ironia, intanto, corre per le strade di Calvi e in molti hanno commentato: “Sessanta euro per un pasto a scuola? E Marrocco dove porta i bambini alla mensa, Da Zì Anna sul porto di Formia?”. C’è poco da scherzare, i prezzi della mensa rischiano di mettersi in linea con quelli di uno dei migliori ristoranti della costa laziale. Un altro capolavoro dell’Amministrazione di Calvi Risorta.




Comunicato Stampa del Comune di Calvi Risorta

Pasti d’oro alle scuole calene, l’Amministrazione corre ai ripari: domani riunione con i genitori

Domani (30 settembre) l’Amministrazione comunale incontrerà i genitori degli alunni delle scuole calene per discutere della questione mensa:

Il Sindaco del Comune di Calvi Risorta, dott. Giovanni Marrocco, e l’Amministrazione Comunale, invitano i genitori degli alunni che usufriscono, per l’anno scolastico 2015-2016, del servizio mensa per una riunione ad horas, domani, mercoledì 30 settembre 2015, alle ore 12.30, presso la sala consiliare (primo piano del municipio). La riunione ha lo scopo di chiarire la posizione dell’ente riguardo all’aumento dei costi della mensa, di prevenire eventuali azioni inutili e di evitare strumentalizzazioni politiche, poco opportune, a riguardo.


C.S.





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