Espropriazione illegittima per l’ampliamento di via Rocioloni: il Comune di Calvi Risorta condannato dal Tar

Caleno24ore, 19 settembre 2015

http://www.caleno24ore.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/10/Calvi-Risorta-300x199.jpg

Dopo circa sedici anni si è conclusa la lunga vicenda relativa all’esproprio di terreni per l’ampliamento di via Rocioloni a Calvi Risorta. La quinta sezione del Tribunale amministrativo regionale della Campania, con sentenza depositata il 14 settembre 2015, ha in parte accolto il ricorso presentato dalla signora Vincenza Avolio contro il Comune di Calvi Risorta, “per la declaratoria della illegittimità dell’occupazione della striscia di terreno di proprietà della ricorrente, avente una superficie di 165 mq., sita in Calvi Risorta, con conseguente condanna dell’amministrazione comunale alla restituzione del suolo ed al risarcimento dei danni subiti nonché alla corresponsione dell’indennità da occupazione illegittima, oltre rivalutazione ed interessi”.

A seguito dell’udienza del 16 luglio 2015, infatti, l’Ente (difeso dall’avvocato Nicola Capezzuto) è stato condannato – tra le altre cose – a dover risarcire la donna per l’occupazione illegittima e le spese del giudizio.

La signora Avolio è proprietaria di un terreno che è stato parzialmente espropriato per l’ampliamento della sede stradale di via Rocioloni. Il Comune ha pagato prima l’indennità provvisoria di esproprio e successivamente l’indennità di occupazione temporanea, senza mai emettere il decreto di esproprio né versare l’indennità definitiva. Ritenendo la procedura illegittima, la donna si rivolse al giudice civile del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che dichiarò il difetto di giurisdizione, lanciando la palla ai giudici amministrativi.

Di fronte al Tar, l’Amministrazione comunale, respingendo le richieste della proprietaria del fondo, ha motivato la mancata emissione del decreto di esproprio con il fatto che la cessione è stata effettuata bonariamente tra le parti. Circostanza che non ha dimostrato l’avvenuta stipula del contratto di cessione volontaria.

Così i giudici hanno dichiarato la illegittimità della occupazione della striscia di terreno di proprietà della signora Avolio, essendo scaduto il periodo massimo di occupazione legittima stabilito nel decreto sindacale n. 9579 del 29.10.1997. Per rimediare, il Comune di Calvi Risorta – dice il Tar – “è tenuto a restituire l’area illegittimamente occupata, previa rimessione nel pristino stato. Sia che ritenga di restituire le aree occupate sia che ritenga di poter emanare, sussistendone i presupposti, il provvedimento di acquisizione sanante, il Comune di Calvi Risorta è comunque tenuto a provvedere al risarcimento del danno da occupazione illegittima”.

 

Visita www.CalviRisorta.com