La Madonna delle Grazie di Visciano di Calvi Risorta e le sue tappe

Il Mattino, 06 settembre 2015

Elio Zanni

Le famiglie calene a turno, per un giorno e una notte, in compagnia dell’effige della Madonna. E le abitazioni diventano chiese, luoghi d’incontro per l’intera comunità. E se anche un’esortazione, una preghiera silenziosa, con l’auspicio che tutto andrà per il meglio in famiglia, nel rapporto con i figli, sul lavoro, rispetto alla questione ambientale e circa la salubrità del territorio «che è sano, ma che tutti sperano sia al più presto liberato, lì nella zona industriale, dai sottoprodotti dell’attività delle industrie chimiche di trent’anni fa e oltre», la Madonna itinerante ha conservato intatto il sapore di un rito religioso antico, una usanza, un ossequioso costume intriso di fede che affonda le sue radici nella notte dei tempi caleni. Una tradizione che tutti, anche nella nuova a Calvi Risorta, indicano come il pellegrinaggio della Madonna.

«Si tratta di un viaggio della fede a parti rovesciate. Un vero itinerario di grazia, dove non sono i fedeli ad allontanarsi da casa per raggiungere i luoghi di culto, ma è la statua di Maria santissima delle Grazie a giungere dai cittadini. I parrocchiani fanno letteralmente a gara, nella speranza che la loro abitazione diventi tappa del percorso di fede», come spiega Peppino De Lucia, uno dei fedeli del posto, storico radioamatore, che segue da anni il fenomeno anche dal punto di vista sociologico.

Si, perché, la singolare tradizione calena che proprio oggi (domenica 6 settembre) volta pagina, si conclude, ma aprendo le porte ai festeggiamenti di popolo e di Chiesa in onore della Madonna delle Grazie nella frazione Visciano (di cui è custodita una preziosa reliquia nella chiesa madre), letteralmente unisce, amalgama, la comunità, avvicina ancora di più le persone che spesso trovano in questi giorni di preghiere di quartiere il coraggio di chiedere scusa, la forza di perdonare, l’eroismo cristiano di dimenticarsi di un torto subìto.

Con oggi, la sacra effige ha già fatto «il giro delle sette case», dove di volta in volta di primo pomeriggio per una settimana è stata raggiunta dal parroco, don Michele Chianese, espressione locale del vescovo della diocesi di Teano - Calvi Risorta, Arturo Aiello. Ma oggi è anche il giorno degli ultimi ritorni a casa degli emigranti per lavoro che, sebbene spesso per la sola durata della festa patronale, si sono voluti ritrovare come un tempo intorno ad un tavolo con i genitori, con i nonni, con gli amici più cari. È il trionfo della famiglia che cogliendo al balzo simili occasioni ha cercato e in molti casi trovato o ritrovato l’unità; grazie a questa mescolanza di momenti popolari pregni di allegria e salmodianti processioni, preceduti solo dalle speciali visite a domicilio della Madonna.

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