ESCLUSIVA: ACQUISITI DAI CARABINIERI I
DOCUMENTI DELLA DISCARICA EX POZZI E QUELLI SU IAVAZZI. CALVI RISORTA COL FIATO
SOSPESO
Calvirisortanews,
01 settembre 2015
Sono stati acquisiti dai carabinieri gli atti relativi
alla discarica ex Pozzi e all’Impresud, società del
gruppo imprenditoriale Iavazzi che svolgeva servizio
raccolta rifiuti a Calvi Risorta, città nella quale lo stesso brand
commerciale, facente capo a Raffaele Iavazzi, vuole
realizzare un biodigestore anaerobico.
La scorsa settimana gli uomini dell’Arma si sono
recati presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Calvi Risorta per acquisire
importanti documenti relativi al vorticoso affare commerciale che vede la
piccola cittadina al centro di ritardi e strani silenzi da parte delle
istituzioni locali, soprattutto per quanto riguarda il servizio raccolta
rifiuti solidi urbani (affidato ancora alla Impresud
fino al 31 dicembre p.v. dalla giunta guidata dal sindaco Giovanni Marrocco,
servizio poi revocato per indicazione della Prefettura di Caserta.
Il 13 agosto scorso, la prefettura di Caserta aveva
emanato un’interdittiva antimafia a carico della Impresud, società che dal 2013 attende di essere inserita
nella white list delle ditte prive di ombre che
possano ricondurre i vertici aziendali alle consorterie criminali. Ancora più
importante è l’acquisizione documentale sulla discarica ex Pozzi, sito che, da
circa quattro anni, è stato sempre segnalato per la sua pericolosità estrema da
Salvatore Minieri, da Vito Taffuri
e dalla redazione di calvirisortanews.it.
La discarica, probabilmente la più grande d’Europa
nella fascia delle zone di sversamento industriale abusivo, è stata al centro
di approfonditi scavi proprio nel luglio scorso da parte del Corpo Forestale
dello Stato, in collaborazione con l’Esercito Italiano. All’interno degli
invasi, come già segnalavano i giornalisti da anni, sono stati rinvenuti
rifiuti speciali tossici e nocivi per un’estensione che si stima essere non
inferiore ai 25 ettari. Da allora, si è registrato il più assoluto silenzio,
soprattutto da parte della politica locale, provinciale e regionale che sulla
discarica ha effettuato solo dei passaggi, apparsi ai più solo mere passerelle
di utilità elettorale.
Ora i documenti della zona di sversamento ex Pozzi
sono stati acquisiti dai Carabinieri. Un passo fondamentale per il rilancio di
questa terra martoriata e una freccia in più nella faretra del giornalismo con
la schiena dritta. Di certo, da questa storia della megadiscarica, la politica
non ne esce proprio benissimo.
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