LUCIANA ANTINOLFI SCRIVE IN NOME E PER CONTO DEL COMUNE. MA L'INCARICO COME PORTAVOCE NON ESISTE. MARROCCO LO SA?

Calvirisortanews, 19 agosto 2015

Descrizione: Calvi Risorta: LUCIANA ANTINOLFI SCRIVE IN NOME E PER CONTO DEL COMUNE. MA  L'INCARICO COME PORTAVOCE NON ESISTE. MARROCCO LO SA?

 

 

 

 

 

 

La strana situazione venutasi a creare intorno alla signora Luciana Antinolfi, satellite senza anelli dell'amministrazione comunale di Calvi Risorta, sta facendo discutere e sorridere, allietando questo scorcio di estate. La Antinolfi scrive comunicati stampa (tali almeno nelle intenzioni della signora) in nome e per conto dell'amministrazione calena, pur non avendo alcun incarico scritto e ufficiale come portavoce.

Tuttavia, la sua firma in calce o in apertura dei suddetti comunicati, brilla sulla posta elettronica delle redazioni di mezza provincia di Caserta. Ma, non avendo incarichi ufficiali per svolgere tale ruolo, l'accesa sostenitrice del sindaco Marrocco, ad oggi risulterebbe poco più che una normale cittadina che svolge abusivamente l'attività di addetto stampa di un'amministrazione. Un poco come quello che non conosce l'articolo 348 del codice penale, fino a quando qualcuno non gli spiega che l'esercizio abusivo di una professione è reato non di poco conto.

Ma in questa provincia di cose fatte con la logica del triccheballacche (gente che si sveglia di mattina e, con il beneplacito della politichetta locale, vuole svolgere in due minuti professioni per le quali servono anni di lavoro e perfezionamento) la signora Antinolfi va a infoltire la vasta schiera di chi offende la categoria dei giornalisti, perché svolge tale mansione professionale in seno a una pubblica amministrazione senza avere incarichi ufficiali. Sarebbe nulla, se non ci fosse anche l'aspetto censorio di una mansione di portavoce svolta abusivamente già alla fonte di questo pastrocchio caleno.

Sì, perché la simpatica e mite signora Antinolfi sbaglia due volte:

1) fa la portavoce abusiva

2) invia i suoi comunicati solo ai giornali graditi alla maggioranza che lei rappresenta in senso mediatico e in modo quantomeno clandestino (non esiste nomina ufficiale firmata dal sindaco).

Un macellum giuridico degno dell'armata del mitico Meo Patacca. Ma le rocambolesche e repentine mutazioni della Antinolfi non finiscono qui. Anzi, da cronista non autorizzata per l'amministrazione, si trasforma in addetto stampa di un'associazione della quale risulta essere responsabile. Si chiama Granello di Senape ed è, guarda che coincidenza, il sodalizio al quale Marrocco e i suoi fedeli Claudii sodales hanno affidato il palinsesto dell'estate calena.

In pratica, Antinolfi organizza gli eventi e Antinolfi scrive che quegli eventi sono stati organizzati alla perfezione. Insomma, meglio del proverbiale acquaiuolo che mena il bando per magnificare la freschezza della sua acqua. Conoscendo la suscettibilità della Antinolfi, sappiamo già che ci farà oggetto di una sua dura e moraleggiante reprimenda. Speriamo lo faccia da portavoce incaricata e non da abusiva.

 

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