Caso Impresud, “Il
Paese che Vorrei”: Quali saranno le mosse del sindaco e della maggioranza?
Caleno24ore,
15 agosto 2015
PASTORANO
– “Il Paese che Vorrei”, dopo che si è diffusa la notizia dell’interdittiva antimafia che ha colpito la Impresud srl, interviene per
chiedere al sindaco Giovanni Diana e alla maggioranza come si comporteranno con
la società che ormai da anni gestisce la raccolta dei rifiuti a Pastorano con
affidamento diretto:
LA
IMPRESUD s.r.l., SOCIETÀ CHE GESTISCE LA RACCOLTA DEI RIFIUTI E LO STOCCAGGIO
DELL’UMIDO IN MOLTI COMUNI CASERTANI, TRA CUI PASTORANO, È STATA COLPITA DA
INTERDITTIVA ANTIMAFIA.
La
Prefettura di Caserta, con comunicazione numero 6242 del 14/08/2015, ha
trasmesso al Comune di S.Tammaro il provvedimento
12B.16/ANT/AREA I del 13/08/2015 con il quale comunicava “che la ditta
IMPRESUID s.r.l. con sede in Caserta alla Via Tanucci 89, ERA COLPITA DA
DECRETO INTERDITTIVO ANTIMAFIA”. (da Caleno24ore)
Quindi
la ditta è sprovvista del famigerato “requisito morale” (già stabilito dal Tar
nel Febbraio scorso)!!
Nonostante
questo, il Comune di Pastorano da circa 2 anni continua ad affidarsi alla Impresud per il servizio di raccolta dei rifiuti (ricordando
inoltre ai nostri lettori che, a tal proposito, abbiamo più volte denunciato
politicamente la Maggioranza Consiliare in quanto il relativo capitolo di spesa
a bilancio risulta aumentato benchè le tonnellate
gestite sono in diminuzione!).
Preoccupante
è altresì il modo in cui il Comune di Pastorano affidò la gestione e raccolta
dei rifiuti alla Impresud: infatti, come riportarono
alcune testate giornalistiche locali, il sostituto della Procura della
Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, dottor Silvio Marco Guarriello, secondo
indiscrezioni, aprì una inchiesta sull’affidamento diretto del servizio di
raccolta dei rifiuti e di igiene urbana di alcuni Comuni alla Impresud, società di Caserta gestita dalla famiglia Iavazzi. Sotto i riflettori del PM finirono gli Enti
municipali di Calvi Risorta, PASTORANO e Sparanise, comuni che a parole
volevano combattere la Holding casertana per quanto riguarda la localizzazione
di una centrale a biomasse nell’Agro caleno e che nei fatti la FAVORIRONO CON
AFFIDAMENTI DIRETTI (MA ILLEGITTIMI!!), pur in un regime non emergenziale.
Secondo voci non confermate, FURONO ISCRITTI NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI, oltre
a Francesco Iavazzi (titolare della Impresud), IL SINDACO DI PASTORANO, GIOVANNI DIANA, Mariano
Sorvillo e Antonio Caparco. LE ACCUSE FORMULATE DALLA
PROCURA DELLA REPUBBLICA FURONO DI ABUSO D’UFFICIO, TURBATIVA D’ASTA E FALSO
IDEOLOGICO, AGGRAVATI DAGLI ARTICOLI 110 E 81 DEL CODICE PENALE (CONCORSO E
CONTINUAZIONE DEL REATO). (www.caleno24ore.it, 29 Luglio 2014)
Ma
ora, IN PRESENZA DI UN INTERDITTIVA ANTIMAFIA nei confronti di Impresud, quali saranno le mosse del Sindaco (che
puntualmente afferma di mangiare “pane e legalità”!) e della Maggioranza?
Revocheranno l’affidamento come in molti comuni coinvolti?
A
NOI de “IL PAESE CHE VORREI” interessa sapere da che parte sta la nostra cara
Maggioranza….
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