Raccolta dei rifiuti: a Sparanise arriva
l’aggiudicazione definitiva alla Impresud srl degli Iavazzi nonostante la
mancanza del cosiddetto “requisito morale”
Caleno24ore,
13 agosto 2015
SPARANISE
– Alcuni dirigenti comunali dell’Agro caleno pensano di trovarsi sul set dello
storico film di Elio Petri, “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni
sospetto”. Da Vitulazio a Sparanise, infatti, i Comuni si ostinano ad affidare
la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti a società che teoricamente non
potrebbero nemmeno partecipare alla gara d’appalto. L’ultimo caso riguarda
proprio il Comune amministrato dal sindaco Antonio Merola e dalla maggioranza
che lo sostiene.
Il
responsabile del servizio ecologia, Nicola De Rosa, con determina numero 52 del
30 luglio 2015, ha assegnato alla società Impresud srl il servizio temporaneo di trasporto e smaltimento dei
rifiuti, per i prossimi 36 mesi, per un importo di 2.568.600 euro. La società
della famiglia Iavazzi aveva “concorso” alla gara
d’appalto indetta con determinazione numero 1140 del 6 novembre 2014, insieme all’Ati (associazione temporanea di impresa) formata dalla
coppia DHI Di Nardi Holding Industriale e Gesia spa,
e alla Ecologia Falzarano srl
di Airola. L’Impresud si è aggiudicata la gara con un
ribasso dello 0,61 % per un importo netto di 2.552.931,54 euro.
Prima
di effettuare l’aggiudicazione definitiva, i tecnici comunali avrebbero
inoltrato la richiesta per informativa antimafia alla Prefettura di Caserta –
la numero 6795 del 19 maggio 2015 alla quale non è stata ancora data risposta –
ed effettuato tutte le verifiche dei requisiti ai sensi del D.Lgs.
163/2006, cioè del Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e
forniture.
E
qui viene da chiedersi se l’ingegnere De Rosa avrà verificato, nell’ambito di
tali accertamenti, se l’Impresud srl
ha anche i requisiti previsti dall’articolo 38 del D.Lgs.
n. 163/2006, il quale stabilisce che “possono partecipare alla gara
d’appalto volta all’affidamento di un qualsivoglia contratto pubblico soltanto
i soggetti che possiedono specifici requisiti, qualificati come di ordine
generale ed attinenti alla onorabilità e moralità professionale”. Titoli
che – recita la norma - il concorrente deve possedere a partire dal
momento della presentazione della propria offerta e mantenerne il possesso –
senza soluzione di continuità – per tutto il corso delle operazioni di gara,
fino all’atto della verifica dei medesimi, dell’eventuale aggiudicazione e
della sottoscrizione dei contratti”.
La
famiglia Iavazzi – almeno dalla partecipazione alla
gara e fino a poche settimane fa – non era in possesso di tale requisito. Come
vi abbiamo raccontato già in precedenza (leggi qui), il Tar della Campania, con sentenza depositata il 13
marzo2015, ha stabilito che la Impresud srl doveva essere esclusa da una gara d’appalto bandita dal
Comune di Trentola Ducenta proprio perché non rispettava i requisiti sanciti
dal già richiamato articolo 38. L’azionista di maggioranza della società,
Francesco Iavazzi, infatti, è stato condannato con
sentenza penale passata in giudicato perché ritenuto colpevole di aver
illecitamente stoccato i rifiuti di cui al codice CER 20.03.07 senza
autorizzazione e sversato dei rifiuti speciali in un corso d’acqua non autorizzato,
in spregio all’articolo 256 comma 4 del d.lgs. n. 152 del 2006. La condanna, in
pratica, lo avrebbe messo “fuori gioco”.
Va
ricordato, inoltre, che la stessa quinta sezione del Consiglio di Stato, con
ordinanza depositata il 21 aprile2015, ha respinto l’istanza cautelare
presentata dalla Impresud srl
contro la decisione dei giudici amministrativi partenopei.
Ora,
se l’Impresud srl non
poteva partecipare alla gara d’appalto indetta dal Comune di Trentola Ducenta,
evidentemente non poteva partecipare (né tantomeno vincerla) nemmeno a quella
bandita dal Comune di Sparanise. Il Consiglio di Stato (terza sezione), con
sentenza numero 6777 del 21 dicembre 2011, ha ribadito, in base al comma 1
dell’articolo 38 del D.Lgs. n. 163/2006, che chi non
possiede il requisito morale viene escluso dalla partecipazione alle
procedure di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture
e servizi, né può essere affidatario di subappalti, e non può stipulare i
relativi contratti. Probabilmente, però, la norma nazionale sugli appalti non
ha validità nell’Agro caleno dove la Impresud srl, nonostante tali criticità, continua a lavorare in
comuni come Sparanise, Calvi Risorta e Pastorano, vincendo gare d’appalto o
beneficiando di affidamenti diretti e proroghe.
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