A CALVI RISORTA POLEMICHE
PER “CASA MANDARA”: NEGATA LA CONCESSIONE DELLA SALA CONVEGNI PER IL PREMIO
DELLA LEGALITÀ
Calvirisortanews,
10 agosto 2015
La famiglia Mandara era una famiglia che dopo la guerra ha donato un
complesso abitativo alla parrocchia e comunità di Petrulo, frazione di Calvi
Risorta. Fino alla fine degli anni ’80 la struttura è stata usata come scuola
materna, tenuta da Suore. Per 10 anni la struttura è stata lasciata quasi
abbandonata, poi negli anni 2000 è stata ristrutturata con l’intenzione di
usarla come centro per anziani. Successivamente, però, il complesso abitativo è
stato preso in gestione dalla Diocesi di Teano-Calvi che l’ha intitolata alla
memoria di “Don Milani”.
Già all’epoca ci furono polemiche, visto che nell’intitolazione della
struttura ci si era completamente dimenticati dei benefattori Mandara. Negli
anni successivi si sono organizzate diverse iniziative diocesane anche di
parrocchie viciniore. La sala convegni della struttura veniva spesso concessa
per iniziative culturali quali presentazioni di libri, anniversari: l’ultimo
quello del missionario caleno Padre Salvatore Martino ai 20 anni dalla sua
morte.
Negli ultimi mesi hanno stabilito dimora nella grossa struttura abitativa
delle suore che hanno negato la concessione della sala convegni per “Il Premio
Nazionale Legalità e Sicurezza Pubblica in Campania” organizzato
dall’Associazione Premio legalità. Il Premio, giunto alla sesta edizione, ha
conquistato fama nazionale col lavoro di sensibilizzazione nei confronti delle
problematiche legate alla presenza delle organizzazioni mafiose nei territori
della provincia di Caserta e non solo.
Sconsolato Vito Taffuri, organizzatore del
premio: “Non riesco a capire perchè non hanno voluto
concedere la sala: a decidere è stata Suor Paola, che nonostante l'intervento
della madre superiore, il suo NO secco è stato confermato anche nell'ultimo
incontro voluto dalla madre superiore vicaria. Hanno detto che loro sono vicine
alla causa, ma non vogliono che si accendano riflettori! Ma dove? Sulla loro
casa? Forse hanno dimenticato che i benefattori Mandara hanno devoluto la casa
alla comunità di Petrulo, ed invece vorrebbero usarla come proprietà privata!”
Il Taffuri si è visto costretto quindi ad
emigrare per l’edizione del 26 settembre nella Città di Sparanise, presso la
Sala Convegni del Complesso “Padre Semeria”,
cogliendo l’occasione per far divenire il premio itinerante nelle varie
cittadine del casertano.
L’editore di www.calvirisortanews.it si farà promotore per una raccolta di
firme in modo che i locali, del don Milani verranno utilizzati da chiunque
voglia fare richiesta per organizzare eventi culturali, di legalità ecc.
Nonostante l’intervento della madre superiore, la chiesa è lontana alle
iniziative di legalità.
Lettera Aperta di Vito Taffuri
Presso Casa madre Monastero di Borgo S.Pietro (RI)
Suora Vicario Anatolia Maceroni
Oggetto: Richiesta Locali Don Milani (CALVI RISORTA CE)
Egr. Suor Vicario Madre superiore Maceroni, mi chiamo Vito Taffuri, e sono un giornalista locale, le scrivo questa mia
lettera aperta per chiedere il suo intervento giacché purtroppo con le suore
locali non ho trovato assolutamente apertura verso il nostro progetto della
legalità. Eppure i locali ci sono stati concessi per cinque lunghi anni, e noi
abbiamo dimostrato serietà e professionalità provvedendo anche alle pulizie dei
locali, e la gestione dei giardini curando la tosatura dell’erba e altro, e
intervenendo anche per qualche guasto non programmato di manutenzione
straordinaria.
Alla venuta della nuova gestione oggi ci vengono però negati i locali da
parte di Suor Paola, che purtroppo con la quale all’inizio abbiamo trovato
apertura, e poi una chiusura totale alla nostra richiesta, e nonostante con
proposta anche di un contributo spese per il mantenimento della struttura. Il
suo NO… secco manifestato, ha fatto capire che assolutamente sono lontane da
ogni forma di legalità, e di tale iniziativa, per il riscatto da ogni forma di
mafie. Insomma, un evento di tale importante e di carattere internazionale dove
in cinque anni, ha visto, passare nomi importanti del mondo delle Istituzioni
della Stampa, della Magistratura e delle Associazioni, come la sorella del
giudice Giovanni Falcone, al capo della polizia a don Luigi Merola, sacerdote
minacciato dalla camorra, giusto per citarle qualcuno. Purtroppo la nostra
città offre solo il centro Don Milani in Calvi Risorta (CE) per una simile
importante manifestazione come il premio legalità che tra l’altro già accredita
grazie a noi al Ministero dell’interno come sede sicura per come disposta. E’
vero anche che, ci sono anche altri locali a Calvi Risorta, ma non sono
accoglienti perché piccoli o mal tenuti, e quindi non sono idonei, per ricevere
tali importanti Autorità Civili e Militari. Voglio però precisare che,
assolutamente potrei accettare questa decisione di Suor Paola, se fosse
arrivata da una commissione composta di diversi membri, invece come sembra a
decidere e stata una sola suora, se fare o non fare una manifestazione sulla
legalità di un importante spessore, come il Premio Nazionale Legalità e
Sicurezza Pubblica in Campania. A questo punto devo pensare e spero che non sia
così, la chiesta ha dimostrato di essere lontani da qualsiasi forma di
Legalità, ma soprattutto testarda e chiudendosi con il popolo, in un progetto
di tale importante. E poi quanto mi sono recato da suor Paola, come ultimo
tentativo era in corso un evento comunque di carattere religioso ma in ogni
caso, si trattava di una manifestazione pubblica e per cui rientrava negli
eventi e non nell’utilizzo come da suor Paola giustificato, pur di negarci i
locali, dove abbiamo saputo che hanno concesso i locali perché questa
associazione vicini a qualche importante vertice della chiesta e al vescovo.
Nel caso, anche se da parte sua ci sarà una chiusura dopo quella di suor Paola,
e del vescovo di Teano-Calvi, il quale ha scaricato tutto sulle suore
giustificandosi che a decidere sono solo loro e nessun altro, io sarò costretto
a traslocare in altra città la mia manifestazione con forte dolore, ed in ogni
caso, visto, che il premio legalità li e nato io sarò costretto a darne notizia
ai mas medi nazionali e alle televisioni come forma di negazione a un progetto
di legalità da parte della chiesa, che sicuramente non ci fareste una bella
figura. A conclusione della missiva lo scrivente ricorda come e struttura e
perché e nata lì questa manifestazione. In attesa di vostro sicuro riscontro.
Il Premio Nazionale Legalità e Sicurezza Pubblica in Campania "Città di
Calvi Risorta" (CE) nasce dal sentimento diffuso che si respira da qualche
anno in provincia di Caserta; Terra martoriata da una presenza mafiosa
asfissiante che, con l'aiuto umano e professionale delle parti civili, sociali
e militari sta ritornando a praticare i territori della legalità e gli spazi di
crescita civile che la camorra aveva incancrenito per tre decenni. Consegnare
questo premio ai premiati, per gli organizzatori della manifestazione, non è
solo un atto celebrativo, ma la profonda e consapevole dimostrazione di una
gratitudine che è sostenuta dalla passione per la trasparenza e dall'amore per
la crescita armoniosa e cristallina di queste città.
Calvi Risorta 31 Luglio 2015
Vito Taffuri
Risposta della Madre Superiore :
Gent.mo sig. Taffuri,
inizio con il ringraziarLa per il Suo dettagliato scritto.
Il nostro Istituto, su invito del Vescovo Arturo, ha voluto fortemente
essere presente nel territorio del casertano, e dunque a Calvi Risorta, con il
fine dell’evangelizzazione e dell’annuncio del Regno di Dio, in sostanza
desideriamo portare con la nostra presenza l’Amore di Cristo, proprio in questa
zona che Lei definisce “Terra martoriata da una presenza mafiosa asfissiante”.
Dunque, il nostro sguardo, come del resto quello di tutta la Chiesa, è rivolto
ai deboli, ai poveri e senza dubbio a coloro che vivono ingiustizie di ogni
genere; finalità queste che sembrano in linea con il Vostro Premio sulla
legalità. Le Suore che vivono nel territorio, Suor Paola e Suor Monica, sono
presenti in nome e per conto di tutto l’Istituto e non nella loro persona.
Dunque, La invito nuovamente a parlare direttamente con Suor Paola dopo il 5
agosto per riflettere insieme sui benefici che la manifestazione porterebbe
alla città di Calvi.
Con cordialità, La saluto e chiedo a Dio per Lei e per la Sua famiglia
copiose benedizioni.
Suor Anatolia Maceroni
Vicaria Generale
Suore Francescane di Santa Filippa Mareri
Visita www.CalviRisorta.com