MARROCCO SMENTISCE CIPRO VICESINDACO DIMISSIONARIO: «PER ME SEI ANDATO VIA PER MOTIVI PERSONALI, PERCHÉ L’OPERATO DELL’UFFICIO TECNICO È REGOLARE E CRISTALLINO»

Elio Zanni, 28 luglio 2015

«Lascio, perché ho notato che nell’ultimo periodo si è instaurato un atteggiamento di progressivo isolamento, personale e politico, dei vertici dell’amministrazione nei miei confronti. Tutto questo sta succedendo, probabilmente, per le evidenti divergenze di vedute politico-amministrative». Il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Nicola Cipro, segnalando pubblicamente lo stato di impossibilità a continuare un rapporto di collaborazione (soprattutto con il primo cittadino…) che è andato a definire come «poco chiaro», ha letteralmente sbattuto la porta della giunta comunale ed è andato via. Ha presentato le dimissioni, lunedì scorso.

Ma Cipro è un libro aperto, non riesce a dissimulare quel certo disagio che prova a svelare i motivi reconditi dello strappo. Infatti, i soliti motivi personali non reggono di fronte a un rapporto trentennale fatto di amicizia personale, prima ancora che politico, con la persona che ha fatto di tutto per mettere ai vertici dell’Ente: Giovanni Marrocco. E così, ciò che dice l’ormai l’ex braccio destro di Marrocco, va letto tra le righe. E non va sottovalutata neppure una parola quando dice: «Noto una sempre maggiore difficoltà di relazione con il responsabile del settore tecnico, il cui apporto collaborativo è fondamentale per espletare le specifiche deleghe assessoriali». Insomma, i veri problemi si anniderebbero in quello spazio politico-gestionale che sta tra l’Ufficio tecnico e la guida amministrativa che detta le linee programmatiche.

Ma la fascia tricolore smentisce tutto. «Le voci che girano in città sulla linearità della mia conduzione politica dell’Ente sono oltremodo ingiuriose, tanto che ho già dato mandato al mio avvocato di perseguire i diffamatori. Per il resto smentisco categoricamente i presunti atteggiamenti d’isolamento nei confronti di Cipro. Sulla linearità delle gare d’appalto svolte e dei lavori pubblici assegnati, dormo tra cento guanciali. Come già supponevo e come ho avuto modo di verificare presso l’ingegner Davide Ferriello dell’Ufficio tecnico, tutte le gare d’appalto e i lavori eseguiti sotto la mia amministrazione sono state espletate e assegnati secondo le più rigide procedure legali previste. Perciò, sono tranquillo. Le dimissioni del mio vice? Le considero ancorate a motivi prettamente personali».      

 

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