RIFIUTI INTERRATI: ESCE LA VERITA' DI TRENTA ANNI

Calvirisortanews, 11 giugno 2015

Calvi Risorta: RIFIUTI INTERRATI, ESCE LA VERITA' DI TRENTA ANNI

 

 

 

 

 

Stamattina, nella zona ex Pozzi di Sparanise-Calvi Risorta, c’erano solo i giornalisti ad assistere alle pericolose operazioni di ricerca e catalogazione dei rifiuti tossici intombati a pochi passi dalla zona industriale Iplave (oggi nella proprietà del discusso imprenditore dei rifiuti, Raffaele Iavazzi).

Nessuno dei comitati locali che tanto colore usano per pubblicare il loro sdegno contro ogni cosa che si muove nell’Agro Caleno, ha avuto il buonsenso di farsi vedere sul posto. L’amarezza dell’atteggiamento di questi attivisti in pantofole e pigiama estivo, ha fatto il palo con la drammatica scoperta di fusti e materiale tossico, tutto disseminato nel cuore della fertile campagna calena. Durante le operazioni di scavo sono stati rinvenuti soprattutto rifiuti pericolosi di origine industriale, dagli scavi avviati dalla Forestale a Calvi Risorta in terreni situati all'interno dell'area dismessa ex Pozzi Ginori.

Le operazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, andranno avanti per due settimane. Già ieri, durante i primi interventi di recinzione, erano stati ritrovati dei fusti coperti di terra il cui contenuto sarà analizzato dall'Arpac. Questa mattina la ruspa del Genio militare quasi subito ha portato alla luce una discarica sotterranea della profondità di oltre nove metri, con il terreno che via via diventava più rosso, segno della presenza di rifiuti ferrosi; sono emerse buste contenenti solventi, fusti ormai arrugginiti. Dallo scavo è venuto fuori anche materiale oggetto di combustione che ha destato preoccupazione tra i tecnici Arpac.

Le indagini sono partite lo scorso anno, dopo un video pubblicato su Internet da alcuni giornalisti. Il comandante della stazione della Forestale di Calvi, Vincenzo Gatto, ha così iniziato a indagare portando avanti i primi accertamenti con pochissimi uomini. Oggi, la terribile conferma: l’Agro Caleno è avvelenato fino al cuore più profondo di quella terra che, fino a 3 decenni fa, era una delle più pure e fertili d’Italia.

 

Visita www.CalviRisorta.com