Aperto alla comunità il “Museo di arte sacra della diocesi Teano -
Calvi Risorta”
Elio
Zanni, 02 giugno 2015
«Questa non sarà una struttura chiusa tra le
mura della chiesa, ma un luogo aperto a tutti». Con queste parole il
vescovo Arturo Aiello,
l’altro giorno, a Teano, ha letteralmente aperto «alla comunità» una più che
vasta e ben illuminata galleria di oggetti, in molti casi antichi e preziosi,
della vita ecclesiastica o comunque in grado di rappresentare i riti della
fede, intitolata: «Museo di arte sacra
della diocesi Teano - Calvi Risorta». Inoltrandosi in quell’ambiente è
possibile compiere un vero e proprio suggestivo viaggio tra gli oggetti
indispensabili per celebrare messa, ma anche per gli usi quotidiani dei
rappresentati del clero, come di tutte le altre figure del mondo che gira
intorno alla fede ed ai fedeli.
C’è
tutto: dagli argenti agli abiti talari. Il calice, la patena, la corporale e la
pisside, la navicella, il secchiello, l’aspersorio e il turibolo: i segni e i
simboli del decoro e della bellezza dei riti compiuti e che ancora si compiono,
perpetrando una tradizione millenaria, nelle chiese, anche quelle più remote e
meno note della vasta diocesi del popolo dei sidicini
e dei caleni. Per Aiello
(cosa che ha espressamente lasciato intendere), il museo che mostra gli
attrezzi e gli abiti del seminarista e del diacono, piuttosto che la talare del
prete, la mozzetta o la croce pettorale del monsignore: lascia guardare dentro,
intimamente, invitando a entrare. Tanto, non solo per curiosare ma per
conoscere e stabilire un nuovo contatto: il seme di quella comunità chiamata
Chiesa.
L’augurio
di Aiello: «Che tutto questo possa essere
l’inizio del nuovo cammino, nonché un’opportunità per l’intera collettività».
Il
vescovo diocesano, la cui parola è ormai un’arte, l’arte di argomentare, dopo
aver suscitato curiosità e interesse nel folto pubblico e al cospetto
dell’assessore alla Cultura, istruzione, turismo e beni storici del comune di
Teano, la professoressa Gemma Tizzano Iannaccone, ha
invitato tutti a salire al piano superiore dell’auditorium. È stata, questa, la
prima visita al museo. Prima dell’invito a salire c’è stata la rosa degli
interventi. Tra i relatori al momento inaugurale: il direttore del museo, don Crescenzo Gravante. Subito dopo hanno parlato la
direttrice della Reggia di Caserta, Lucia
Bellofatto, la docente di museologia e massima
esperta di musei della Seconda Università di Napoli, Nadia Barrella. Tra i presenti Lucia Ranucci, commissario
dell’Ente provinciale per il turismo, che per il momento inaugurale ha offerto
le magiche note dell’arpa della giovane musicista gioiese, Federica Maria Creta.
Visita www.CalviRisorta.com