NIENTE TEMPO PIENO AL PLESSO DON MILANI:
SCOPPIA LA POLEMICA
Luciana
Antinolfi, 21 maggio 2015
Genitori
in rivolta nel plesso “Don Milani” della scuola
primaria dell’I.A.C. Cales per la mancata concessione della I° a tempo pieno per
il prossimo anno scolastico. “Una mancata concessione che provocherà un
gravissimo danno alle famiglie ed agli alunni – spiega il Sindaco di Calvi
Risorta, Dott. Giovanni Marrocco – che si vedranno privati di un’offerta
formativa che avevano chiesto all’atto dell’iscrizione e che è sancita nel P.O.F., laddove si legge “che i segmenti scolastici sono organizzati…. con un tempo scuola di 40 ore settimanali con
attività di mensa e dopo mensa…”. Inoltre ci saranno
ripercussioni anche sul piano economico e lavorativo: aumento dei costi di
gestione, riduzione del personale”.
“Eppure
una scuola, quale luogo educativo per eccellenza”, ribadisce l’Assessore alla
Pubblica Istruzione, Prof.ssa Vanda Natale, “che garantisce
un proficuo rapporto scuola-famiglia per tutto il percorso formativo e progetta
le attività di recupero e prevenzione della dispersione scolastica (POF)”,
dovrebbe rispondere alle esigenze dei genitori e nel contempo garantire un
ambiente pedagogicamente valido dove trascorrere le ore”.
La richiesta del tempo
pieno era stata effettuata da 12 bambini, di cui due trasferitosi successivamente
a tempo normale, per cui secondo il Dirigente non c’era il numero minimo di
bambini iscritti, che dovrebbe essere di 15, ma stando alle indiscrezioni di
alcuni genitori, pare che il Dirigente Scolastico non abbia effettuato alcuna
richiesta all’Ufficio Scolastico Provinciale per la formazione della classe a
tempo pieno, creando un malcontento sia tra le famiglie richiedenti, che si dichiarano
pronte ad andare a fondo della vicenda per verificare eventuali responsabilità,
sia tra alcune insegnanti più sensibili alla problematica.
L’Amministrazione Comunale,
coinvolta nella vicenda su richiesta delle famiglie interessate, che si sono
trovate da sole a difendere il diritto allo studio dei propri figli, inviava,
tempestivamente, in data 15 aprile c.a. una comunicazione alla Dott.ssa Roviello, finalizzata a supportare la realizzazione del
tempo pieno. Nello stesso tempo si dichiarava garante degli oneri e dei servizi
per l’adeguato funzionamento della mensa, e disponibile a qualsiasi intervento
atto a soddisfare le esigenze dei genitori. Di conseguenza, ritenuto particolarmente latente l’iter burocratico e procedurale
seguito, l’Amministrazione Marrocco, al fine di tutelare alunni e genitori, ha
inoltrato una missiva al Dirigente Scolastico, agli Uffici Scolastici,
Provinciale e Regionale, alle Organizzazioni sindacali, per avere maggiori
spiegazioni sulla mancata attivazione del tempo pieno.
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