Al raduno ASEAP dei Passionisti, Lectio magistralis
del vescovo mons. Angelo Spinillo
Caserta24ore, 15 aprile
2015
Paolo Mesolella
Si è tenuta questa
mattina, 25 aprile, la 25^ edizione dell’Aseap-Day,
il raduno dell’Associazione Ex Alunni Passionisti, alla presenza di mons.
Angelo Spinillo, vescovo di Aversa e Vice Presidente
della Conferenza Episcopale Italiana che ha tenuto una interessante “lectio magistralis” sull’educazione. Scopo dell’incontro, ha
spiegato padre Amedeo, è stato quello di unire l’evento associativo alla festa
della Liberazione ed alla commemorazione del centenario dell’ingresso
dell’Italia nella Grande guerra…
Perciò, alle ore 10, un
lungo corteo di persone dal convento dei Passionisti è arrivato in piazza
Municipio dove è stata deposta una corona d’alloro ai piedi del monumento ai
caduti, e sono intervenuti con una breve riflessione padre Amedeo De Francesco
ed il sindaco Marrocco. Al ritorno, nel cappellone del convento, c’è stato il
saluto di padre Ludovico Izzo, assistente spirituale Aseap,
cui ha fatto seguito un intervento del prof. Samuele Ciambriello
sulla speranza e delle sue due “figlie”, l’indignazione ed il coraggio:
l’indignazione per le cose che non vanno ed il coraggio che ci vuole per
cambiarle.
Poi, dopo un intervallo
musicale della banda della scuola Media “Cales” diretta dal prof. Raffaele Di
Iorio e del Dirigente scolastico Andrea Izzo, c’è stata la premiazione di
alcune alunne meritevoli per i loro gesti di bontà: Aurora Maiorano
(1^A), Ida D’Antico (2^A) e Chiara Mesolella (3^C).
L’incontro si è concluso
con la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo di Aversa,
mons. Angelo Spinillo, durante la quale sono stati
ricordati anche il 50° anniversario di sacerdozio di Padre Giuseppe Comparelli, il 40° anniversario dei padri Mario Caccavale, Antonio Rungi ed
Ermellino Di Mascio ed il 60° anniversario di
professione religiosa di fratel Clemente Calabrese.
“Dobbiamo riportare
l’attenzione sull’educazione, che la società attuale sembra aver smarrita – ha
spiegato mons. Spinillo durante l’omelia - l’educazione,
infatti, non è solo trasmissione “neutra” di contenuti, ma deve essere inserita
in un orizzonte di senso. Dobbiamo riportare la nostra attenzione
sull’educazione e collocarla in un orizzonte che abbia ben chiara la meta da
raggiungere: la realtà verso cui ci si vuole mettere in cammino. Il vero
maestro, infatti, è colui che conosce la meta da raggiungere e ne condivide
l’entusiasmo con i più giovani per raggiungere. E’ quello che dice l’assemblea
dei vescovi con quel suo interessante documento “Educare alla vita buona del
Vangelo”. L’educazione non è mai qualcosa di neutro. Sarebbe come avere buone
possibilità di camminare e non avere una meta verso cui andare. Pertanto, un
incontro come quello di oggi - ha concluso mons. Spinillo
- non è una festa di nostalgia, ma un momento di riflessione sul passato che ci
dà la possibilità di guardare avanti per migliorare. Solo in questo modo saremo
dei bravi educatori”.
I saluti ai presenti sono
stati dati dal prof. Antonio Romano, presidente Aseap
e da padre Mario Caccavale superiore provinciale dei
Passionisti. Durante la cerimonia, al piano terra della scuola apostolica era
possibile visitare anche un’interessante mostra iconografica ispirata a Grimoaldo Santamaria, realizzata
dagli alunni dell’Istituto comprensivo Cales in occasione del 20° anniversario
della sua Beatificazione.
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