Intervista a Salvatore Minieri: Una vita in trincea di Maria Rosaria
Voccia
Comune di Pignataro, 10
aprile 2015
Maria Rosaria Voccia
Salvatore
Minieri, classe 1973, giornalista professionista casertano, si occupa di
inchieste eco ambientali.
Inizia diciotto anni fa,
con reportage sui beni confiscati ai clan, e afferma:
“Nell’area tra Casal di
Principe e Castel Volturno c’è stato il più alto
numero di beni confiscati alla camorra, e di questi, una minima percentuale
viene riconvertita per uso socialmente utile”.
Con
il collega Luca Abete di Striscia la Notizia, Minieri ha portato all’attenzione
pubblica il caso dell’area Pozzi, a Sparanise: in un
reportage di Salvatore Minieri il pericolo che arriva dall’ex tabacchificio. In
un filmato di aprile 2014, Minieri aveva scoperto l’intombamento
di rifiuti tossici e industriali nella zona a ridosso della ex industria Pozzi-Iplave e, in soli quattro mesi, i giudici avevano
fatto apporre sigilli e recinzioni alla zona per dare poi mandato alla
Forestale di scavare negli strati superficiali.
“Sparanise,
comune che ospita una delle zone più estese e potenzialmente pericolose per la
salute pubblica e per l’ambiente: l’area cosiddetta ex Pozzi. L’ex
tabacchificio Mindo della società Mondi Re srl copre
un’area di 40mila metri di capannoni pieni di amianto e liquidi chimici
pericolosissimi, a poche decine di metri da abitazioni private e dagli istituti
scolastici cittadini. Questa attività che qualche decina di anni fa
rappresentava un vanto per la comunità con 100 lavoratori fissi e 200
stagionali, e 10 mesi all’anno di produzione fissa, oggi è un reale pericolo
per la salute dei cittadini di Sparanise e di tutta
la zona circostante”.
L’Arpac
– Dipartimento di Caserta ha certificato che le due centraline di rilevamento
qualità dell’aria, poste al confine dei comuni di Calvi Risorta, Pignataro e Sparanise, hanno più volte registrato, nel corso del 2013,
il superamento dei livelli di sicurezza per la salute umana. Già all’inizio del
2014, (sopralluogo del 15 gennaio) tecnici dell’Arpac
avevano rilevato nell’area ex Pozzi/Ginori la presenza di fusti in cattivo
stato di conservazione con il contenuto pericoloso spesso caduto sul terreno.
L’area è stata posta sotto
sequestro dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.
Il gassificatore a Capua
A
Capua, inoltre, Salvatore Minieri scopre il bluff del gassificatore.
“L’energia della Calenia finisce ovunque, tranne che nei comuni dell’Agro
Caleno. A Capua, Giacomo Cartenì, oncologo del
Cardarelli parla della provincia di Caserta, senza avere ancora i dati del
registro tumori e dice che la colpa è delle troppe sigarette fumate dopo il
caffè. Si scopre addirittura che Mario Fusco è un
dirigente di Napoli 3 Nord e non del registro tumori di Caserta. A Presenzano, torna alla carica il finanziatore di D’Alema,
Alfonso Gallo, che vuole costruire la seconda turbogas come fece sui terreni
dei Cosentino. Sulla correlazione tra tumori e rifiuti a Caserta, si assiste
ormai a una corrida da dilettanti allo sbaraglio. Nulla corrisponde alla reale
condizione emergenziale del territorio, niente è stato pensato per
salvaguardare le naturali vocazioni dei comparti interessati e, dramma nella
grottesca tragedia campana, nessuno sa spiegare come e con quali modalità si
realizzeranno le strutture tra Capua e Calvi. E’ un florilegio di “stiamo
studiando le dinamiche per la realizzazione di un’opera per lo smaltimento dei
rifiuti in eccedenza. Il Gruppo di Lavoro per l’Emergenza Ambientale, voluto
dall’ex ministro Andrea Orland, ha ammesso che la
gassificazione non è sufficiente a smaltire grossi quantitativi di rifiuti. Non
solo: il Parlamento Europeo, alla luce dei controlli eseguiti dalle Commissioni
Tecniche, ha affermato che quei rifiuti campani (le ecoballe)
hanno un elevato potere calorifico, ma non si parla di capacità di lavorazione
in camera di gassificazione. Insomma, quella tecnologia che troppo spesso viene
presentata, stucchevolmente e senza conoscerla davvero, come taumaturgia
antitumorale, altro non è che un filone tecnologico superato, del tutto
inadatto allo smaltimento di quel casertanissimo 10% dei 5,6 milioni di
tonnellate di ecoballe che si trovano complessivamente
in Campania”.
Da
un convegno sull’emergenza tumori tenutosi a Capua è emerso che è un problema
legato alle troppe sigarette che vengono accese in provincia di Caserta. Per
quanto riguarda le patologie epatiche, invece, sembra si debba attribuire la
colpa all’epatite C, subdolamente diffusa in Terra di Lavoro.
“Ad oggi, però, non
risulterebbero pubblicati, trovandosi ancora in fase di elaborazione, i dati
relativi ai tumori in provincia di Caserta e nelle zone di maggiore densità in
termini di incidenza: dall’area Marcianise/Agro Aversano, fino alla cerniera
del Litorale Domitio con i Comuni partenopei, Giugliano in primis. Una delle poche Carte Tecniche con
dati ufficiali risale al 2011 ed è lo Studio di Analisi SIN - Mortalità
Litorale Domitio/Flegreo e Agro Aversano di Gennaro
Esposito dei Medici per l’Ambiente in Provincia di Napoli”.
Le
Ville Romane di Capua, risalenti addirittura al I secolo avanti Cristo, che, al
pari di quelle di Pompei, erano attrezzate di vasche per la decantazione delle
acque profumate - ricordiamo che a Capua si producevano profumi -, sono state
rimesse sottoterra.
“Si, lo splendore di
quelle ville rustiche appartenute e facoltosi imprenditori profumieri di 2000
anni fa, sono già state sacrificate al puzzo del gas e dei rifiuti in entrata
nella struttura”.
Presenzano
Anche
Presenzano presenta stranezze nella gestione. Perché?
“Pur avendo una centrale
idroelettrica esistente, considerata una delle più grandi d’Europa con una
potenza di 1000 megawatt, non riesce a funzionare in maniera autonoma se non
riceve energia dalla Turbogas di Sparanise.
A
febbraio è stato edito il tuo libro “I Padroni di Sabbia” , presentato presso
la Sala degli Specchi dell’Ente Provinciale per il Turismo in Palazzo Reale a
Caserta.
Di
cosa tratta il libro?
“Documento il più grande
atto di sfruttamento, per fini privati, di aree demaniali sulla costa casertana
ad opera della famiglia di imprenditori edili Coppola”.
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