LEZIONE DI OGGI: IL PROVOCATORE

Luciana Antinolfi, 06 aprile 2015

Esistono persone che “attaccano” gli altri per prevenire le critiche e porsi in una situazione di vantaggio: perché lo fanno?

·        Per affermarsi?

·        Per apparire quello che non sono?

·        Per screditare?

·        o semplicemente per una forma di autocritica personale?

Il provocatore può agire in tre modi:

1)   pungola;

2)   spiazza;

3)   mette in difficoltà.

Ma perché lo fa? In genere vuole prendere un vantaggio nella relazione per gestirla come vuole lui. Ma è possibile che questo sia anche un modo per attirare l’attenzione, per emergere dall’anonimato. In altri casi è una forma di difesa: attacca per prevenire critiche e per spostare l’attenzione sull’altro. A volte fa di tutto per tirare fuori la parte più aggressiva e scomposta di una persona per metterlo alla prova e vedere quanto resiste (come una sorta di nevrotica “prova d’amore”), per dimostrare che “in realtà è fatta così” e per poter dire: «Ecco cosa c’è dietro la maschera, lo sapevo!».

L’obiettivo è uno solo: far male a chi ha di fronte.

- Inseriscono nelle conversazioni critiche gratuite e letture della realtà faziose
- Scherzano in modo pesante, rivolti al lato debole dell’altro
- Tentano sempre di esprimere “verità scomode” che feriscono
- Banalizzano gli sforzi, i risultati e l’aiuto di chi hanno di fronte
- Fanno del sarcasmo o danno soprannomi che contengono elementi svilenti

L’arma vincente: Non rispondere alle provocazioni con altre provocazioni o finirà nella litigata che lui tanto auspica.

Non cercare di giustificarti, non sentirti in dovere di spiegare e di chiarire. Lui è in mala fede e non ne vale la pena.

Quando ti senti provocato, colpito sul vivo, è la grande occasione per cambiare: trattieniti dal reagire come al solito, ferma la tua azione “riflessa” e osservati. Poi comincia a osservare anche lui.

Il provocatore si aspetta qualcosa da te: un’arrabbiatura, una chiusura, uno sguardo ferito, un insulto. Sorprendilo con un gesto inaspettato: ridi, oppure simula indifferenza, o stai in silenzio guardandolo con distacco. E non cedere: in breve non saprà più cosa fare e capirà che con te “non attacca”.

IL PROVOCATORE E’ UN PERDENTE, LO SA E HA PAURA!!!!

 

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