LA SCOPERTA DI PASQUA: LA SCHEDA BALLERINA
POTREBBE ESSERE FINITA NEL PLICO DELLE EUROPEE
Calvirisortanews, 05 aprile 2015
E’ caccia aperta alla
“scheda ballerina”, la scheda elettorale di cui si sono perse le tracce e della
cui mancanza ci siamo accorti solo rovistando nel plico del seggio numero 4. E
anche se è Pasqua, nelle piazze di Calvi Risorta, tra un augurio, un bacio e
una stretta di mano, la domanda ricorrente è sempre la stessa: che dite, dov’è
la scheda mancante? Ma allora, che fine ha fatto? La domanda è importante perchè il futuro dell’amministrazione del Comune di Calvi
Risorta, guidato da meno di un anno dal sindaco GIOVANNI MARROCCO, è nelle mani
dei giudici amministrativi.
Le opzioni sono due, anche
alla luce delle sentenze emesse in casi simili e che ormai fanno legge. Il Tar
potrebbe passare allo scioglimento del consiglio comunale, oppure decidere per
il ritorno alle urne per i cittadini elettori del seggio incriminato. L'ha
scoperto la commissione d’inchiesta al lavoro nelle urne calene,
intervenuta in seguito al ricorso presentato da una delle due liste perdenti,
quella del mancato sindaco GIOVANNI LOMBARDI, aprendo il plico del seggio 4. I
numeri sono questi: 909 schede autenticate ma 908 rinvenute in sede di riconteggio.
Ma ecco la nostra
proposta: rovistare anche nel plico delle elezioni europee. La richiesta
dovrebbe essere avanzata dalla lista Marrocco. La stessa lista e attuale
maggioranza che avrebbe fatto bene (ma di questo non abbiamo molte notizie) ad
inserire nelle “memorie difensive” allestite per affrontare il giudizio del
Tar, anche questa richiesta, sollevando un dubbio che, se verificato, avrebbe
avuto subito due effetti benefici: congelare la decisone del Tar e riaprire il
sarcofago delle europee.
Infatti, se è vero come è
vero che dal plico delle comunali manca una scheda, per quale motivo non si può
lecitamente ritenere che lo stesso errore (uguale e contrario) non possa essere
stato fatto con le europee? Diversamente, ossia se la scheda non è nemmeno nel
plico delle europee, allora anche noi, nel nostro piccolo, ci sentiremo di
appoggiare l’ipotesi di una rifacimento della prova elettorale. Una prova che
però rischia di tradire le stesse intenzioni dei giudici di fare giustizia. Il
motivo è facile da capire.
Undici mesi fa a lottare
per la poltrona di sindaco erano tre persone: Marrocco, Lombardi e Caparco. Se si torna alle urne nel seggio 4 potremmo vedere
Caparco che, anche solo per il gusto di farlo,
chiedere ai suoi elettori di concentrare il voto sulla lista Lombardi. I giochi
sarebbero, in questo modo, belli e fatti: i due terzi di quei 909 voti
andrebbero nelle mani di Lombardi. E Marrocco dovrebbe fare fagotto e
tornarsene a casa. Ma è veramente questo quello che vogliono i giudici? No, i
giudici vorrebbero riconsegnare la decisione nelle mai degli elettori e non di Caparco. Anche questa osservazione doveva finire (e non
sappiamo se sia stato così) nelle memorie difensive della lista Marrocco. Per
noi, dunque, la risposta potrebbe essere una soltanto: riaprire anche il plico
delle elezioni europee perché siamo fiduciosi che nell’uovo di Pasqua, Marrocco
e soprattutto Lombardi (che ha fatto il ricorso che ha scatenato tutto questo)
troverebbero le risposte giuste alle loro domande e ai loro dubbi.
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