Il Demanio di Calvi: Le testimonianze della sua antichità
Comune di Pignataro, 31 marzo
2015
Angelo
Martino
Del Demanio di Calvi si
hanno testimonianze antiche. A tal riguardo è soprattutto l’abate Mattia Zona
nel 1820 che ci fornisce notizie che comunicano l’importanza che rivestiva per
la città di Calvi tale Demanio.
Scrive Mattia Zona in
“Calvi antica e moderna ossia memorie istoriche
dell’antichissima città di Calvi” che il Demanio è stato “ab
immemorabili” nella piena e libera possessione, e godimento della nostra Città
e tale si enuncia negli atti del Processo che porta il titolo Acta pro Regio Fisco, contra Universitatem
Calis Provinciae Laboris, super contentis in Resultatione”.
Apprendiamo
che nel 1425 la città di Calvi era già in possesso del Demanio da Atti che ci
comunicano il litigio tra Calvi e Capua concernente i confini di tale Demanio,
riportato anche da Francesco Granata in “Storia civile della fedelissima città
di Capua” ove scrive:
“A 16 settembre 1425 l’istessa Regina (Giovanna II ndr) concesse un altro
privilegio, fece la decisione giuridica a pro di Calvi dichiarando che tutto il
territorio si estenda fino la rivo corrente di Calvi”
Successivamente, nel 1581,
un’altra contesa tra Calvi e il marchese di Francolise
nonché principe di Roccaromana D. Andrea di Capua ci
rende ulteriore testimonianza del Demanio, sito fino allo stato della Torre di Francolise. Dal 1605 al 1617 Calvi dovette cedere il
Demanio a Capua per mancato soddisfacimento dei pesi fiscali, dato che era caduta
in povertà a causa delle guerre. Comunque dopo 12 anni Calvi ritorna in
possesso del Demanio.
La lite tra Calvi e Capua
del 1425 è attesta anche da Mons. Giovanni Maria Capece
Zurlo in uno scritto del 1771, il quale ci dà notizie anche del contrasto tra
Calvi e il marchese di Francolise, ma che ci informa
in maniera dettagliata di come re Carlo III di Borbone, nel 1750, avendo avuto
notizia della caccia abbondante di quel posto, aveva messo le sue mire sul
Demanio.
Ciò che accadde in seguito
è storia di cui ci siamo occupati. I Borbone s’impossessarono gradualmente del
Demanio di Calvi per farlo completamente proprio nel 1832.
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