Il Sindaco di Calvi richiede un Encomio
solenne per l’esito positivo dell’operazione “Dedalo”
Luciana
Antinolfi, 22 marzo 2015
E'
di qualche settimana fa la richiesta che il Sindaco ha fatto pervenire al Comandante
Generale dell’Arma dei Carabinieri per il conferimento di un Encomio solenne ai
militari dell'Arma che si sono contraddistinti nell'operazione Dedalo:
Illustre
Comandante Generale,
chi
Le scrive è il Sindaco di Calvi Risorta, cittadina del Casertano, situata sulla
via Casilina, a pochi chilometri da Capua. Nei pressi
del centro moderno sorgono i resti della città ausone-romana
di Cales, straordinario luogo di memorie storiche archeologiche. Posta ai piedi
delle montagne che segnano verso nord il limite della pianura campana, l’antica
Cales fu un importante centro per il controllo delle vie di accesso al Lazio e
al Sannio, definita urbs
egregia da Strabone e civitas
magna da Cicerone e Polibio.
La
città antica, che prima della conquista romana (334 a.C.) era già un importante
centro degli Ausoni/Aurunci, occupa un pianoro
tufaceo di circa 64 ettari, delimitato da due corsi d’acqua (Rio dei Lanzi e Rio Pezzasecca). Le conoscenze
sul sito preromano derivano principalmente dalle necropoli, con ricchissimi
funerari che partono dal VII secolo a.C., e dai luoghi di culto, che hanno
restituito stipi votive con numerosi ex voto.
L’impianto
della colonia romana è ben definito dalla presenza di un circuito murario in
opera quadrata, tuttora in gran parte conservato, entro cui si aprivano sei
porte. A metà del pianoro corre longitudinalmente il decumano massimo (via
Forma), su cui prospettano vari edifici (tabernae e domus) conservati per buona parte dell’elevato. All’interno
del circuito murario vi sono monumenti pubblici di rilevante interesse di età
tardo-repubblicana ed imperiale, come il teatro, l’anfiteatro, due complessi
termali e un tempio. La principale arteria di collegamento della città con il
territorio era la via Latina che, a nord-ovest, si dirigeva verso Teanum e, a sud-est, verso Casilinum
e Capua.
Il
sito, in anni recenti, è stato oggetto di interventi di scavo sia nell’area del
teatro che sull’arce della città, dove insistono la
Cattedrale romanica, il Castello aragonese e il Seminario Diocesano, importanti
testimonianze di età medioevale, rinascimentale e settecentesca. Il pianoro su
cui insiste la città antica è oggi percorribile in tutta la sua estensione
attraverso strade vicinali che consentono di apprezzare, oltre alle evidenze
archeologiche, anche gli aspetti naturalistici e ambientali del sito. Tutto
questo straordinario patrimonio di storia, cultura e bellezza, è stato nel
corso degli anni costantemente esposto al rischio di scavatori clandestini,
personaggi senza scrupolo, che hanno depredato numerose tombe e deturpato i
monumenti.
Nel
contrastare questa azione criminosa si sono distinti, oltre ovviamente al
personale della Soprintendenza Archeologica, quotidianamente presente sul
territorio, anche i Carabinieri della locale Stazione di Calvi Risorta. Al
riguardo, in qualità di Primo Cittadino, mi preme segnalare la brillante
operazione messa a segno dai militari citati, unitamente a quelli del Nucleo
Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, coordinati dalla Procura di Santa Maria
Capua Vetere. Tale operazione ha consentito, dopo
lunghe e pazienti indagini, di identificare e sgominare, partendo dal
territorio caleno, una pericolosa organizzazione criminale dedita allo scavo
clandestino e all’illecito traffico internazionale di reperti provenienti dai
più importanti giacimenti archeologici della Campania.
Sono
stati effettuati 19 arresti nelle province di Caserta, Napoli, Salerno,
Frosinone e Latina e recuperati oltre 1.500 reperti archeologici di diversa
natura, provenienza e datazione, nonché numerosi reperti contraffatti per un
valore complessivo di un milione e 600.000 euro: una brillante operazione che
mette a segno un duro colpo alla criminalità organizzata e che può essere una
spinta affinchè vengano attuate tutte le strategie
necessarie per tutelare i nostri beni ed evitare che episodi del genere si
ripetano.
Come
Sindaco del Comune di Calvi Risorta ho espresso pubblicamente un ringraziamento
alle Forze dell’ordine per l’abnegazione che da sempre contraddistingue i
Carabinieri, con particolare riferimento alle seguenti persone:
• Capitano GIOVANNI DE RISI,
Comandante Compagnia Carabinieri di Capua;
• Maresciallo M.A. MASSIMO PETROSINO, Comandante
della Stazione Carabinieri di Calvi Risorta;
• Maresciallo Capo ROSARIO MONACO, Vice Comandante della Stazione Carabinieri
di Calvi Risorta;
• Appuntato Scelto PASQUALE MAGLIETTA;
• Appuntato Scelto DOMENICO VENTRONE.
Da
anni i militari citati stanno lavorando alacremente per difendere il nostro
territorio dalla malavita, anche quando questa aggredisce il nostro patrimonio
culturale. Dobbiamo essere profondamente grati a questi Carabinieri, che grazie
alla loro preziosa, costante, attenta attività di investigazione e controllo ci
consentono di proteggere non solo il nostro straordinario patrimonio culturale,
ma anche la radice stessa della nostra identità storica.
Per
questo motivo, illustre Comandante Generale, mi permetto di chiederLe
di conferire ai Carabinieri sopra citati l’Encomio Solenne, come attestazione
di merito per essersi particolarmente contraddistinti nell’azione di contrasto
alle organizzazioni criminali che attentano al patrimonio culturale del nostro
Paese. Infatti, vedersi derubare del passato più glorioso, è un'offesa non solo
per Calvi Risorta, ma per l'intero sistema culturale e civile della Nazione.
Sono
fiducioso che quanto richiesto possa trovare un positivo riscontro da parte Sua
e, in attesa delle determinazioni che Lei vorrà assumere, Le invio i miei più
cordiali saluti.
Il
Sindaco del comune di Calvi Risorta
Dott.
Giovanni Marrocco
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