Terra dei Fuochi: i roghi continuano e si spostano in altre aree del casertano

Caserta24ore, 21 marzo 2015

Gianluca Parisi

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Calvi Risorta, ai margini della provinciale che conduce al borgo di Rocchetta e Croce, al confine tra i due comuni, c’è l’area dove presumibilmente c’è stato un rogo di rifiuti tossici pericolosi.

A fare la segnalazione al nostro giornale un ciclista, uno dei tanti che il sabato e la domenica percorrono la strada collinare. “Il giorno dell’eclissi mi trovavo in zona e ho notato una puzza strana proveniente dai residui di un incendio dei giorni procedenti. Non era puzza di sterpaglie, ma dell’altro, ho scattato qualche foto. Il letto di combustione è ancora visibile – continua – vorrei che le autorità controllino che materiale ha bruciato”.

Ancora, il 21 marzo dalle colline di Giano Vetusto si levava un fumo denso verso l’una e trenta (vedi foto): smaltimento rifiuti mascherato per incendio boschivo?, in un periodo dell’anno in cui i boschi non bruciano. Il problema della Terra dei Fuochi non è risolto, si è solo spostato più a Nord, nel casertano. L’aveva previsto qualche mese fa don Maurizio Patriciello, il sacerdote di Caivano, prete di periferia, anima del popolo della “Terra dei fuochi”. Il problema resta sempre il valore economico che ha l’illecito smaltimento dei rifiuti.

Qualche anno fa dal Movimento 5 Stelle della zona era già arrivato un S.O.S. riguardo la problematica: gli attivisti auspicarono la costituzione di un Ente Pubblico per lo smaltimento dei rifiuti tossici-nocivi che togliesse valore e mercato al rifiuto. Questa, forse era la soluzione più semplice, purtroppo costosa, ma non di impossibile attuazione.

 

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