Iniziativa "Il bene torna comune" per il recupero del patrimonio artistico

Blasting news, 18 febbraio 2015

La Fondazione per il Sud indice concorso per il recupero dei beni culturali.

Sono addirittura 221 gli edifici, pubblici e privati del Sud Italia, dichiarati beni con alto potenziale di interesse per la collettività, che partecipano all'iniziativa 'il bene torna comune' promossa dalla 'Fondazione CON IL SUD'. L'intento è quello di recuperare e valorizzare il patrimonio storico-artistico del Meridione inutilizzato e a volte abbandonato. Anche con il supporto del settore terziario.

Nella prima parte del progetto (che si è già conclusa) si invitavano enti pubblici e privati a segnalare gli edifici ed i siti più interessanti e promettenti dal punto di vista culturale, e meno sfruttati dal punto di vista della visibilità e della fruibilità da parte del pubblico. Ora, ottenuto l'elenco, una commissione vaglierà uno per uno i beni proposti e ne selezionerà alcuni, quelli dotati di maggiori potenzialità, conservati in condizioni migliori, e con un'accessibilità totale da parte del pubblico. Quelli selezionati avranno accesso ad un fondo di 4 milioni di euro stanziato dalla suddetta fondazione per essere rilanciati al pubblico.

La selezione si baserà su una gara a fine febbraio in cui organizzazioni no profit di Basilicata, Puglia, Sicilia, Calabria, Sardegna e Campania proporranno progetti ed iniziative per il recupero, con possibilità di sviluppo turistico e di lavoro per i giovani. Non solo: in attesa dell'apertura della gara, anche i comuni cittadini possono segnalare o proporre un progetto per il recupero di questi beni sul sito ilbenetornacomune.it. E' già accaduto in passato. Per esempio, l'ex convento dei Frati Cappuccini di Ragusa è stato recuperato in una scuola internazionale di cucina.

I beni proposti per l'iniziativa sono per la maggior parte palazzi storici (37%), seguono poi luoghi di culto (29%), castelli (12%), edifici di archeologia industriale (7%). Nello specifico troviamo il sito archeologico di Calvi Risorta (Caserta), Villa Manganelli (nel Parco dell'Etna), il Castello Aragonese di Isola di Capo Rizzuto (Crotone), circondato da una riserva marina. Come già detto, 221 in tutto. La scelta non sarà facile: sono tutti accomunati dal fatto di essere beni culturali interessanti, purtroppo dismessi.

 

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