TUTTO ESAURITO ALLA REGGIA PER LA
PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI SALVATORE MINIERI
Redazione
Calvi, 14 febbraio 2015
La
grande Sala degli Specchi della Reggia di Caserta era gremita ieri sera per la
presentazione del libro "I padroni di Sabbia" di Salvatore Minieri,
giornalista e scrittore che sta riportando a galla gli intrecci oscuri del
litorale Domitio e della cementificazione abusiva dei
Coppola sulla costa casertana.
Un
intrigo fatto di connivenze tra politica, camorra, zone oscure di imprenditoria
corrotta e massoneria che culminò nel rapimento di un figlio dei costruttori
Coppola e nella rocambolesca liberazione a seguito di un riscatto, pagato in
una congiuntura di eventi strana e mai ben chiarita.
Ma
il Villaggio dei Coppola, come emerge dal libro di Salvatore Minieri, è
soprattutto emblema di un'aggressione senza pari al territorio, con una
devastazione abusiva che, ancora oggi, resta la più estesa e agghiacciante
d'occidente.
Nel
corso della presentazione, tenutasi nella straordinaria cornice del Palazzo vanvitelliano, i relatori hanno saputo sottolineare con
maestria quanto sia importante ricominciare a raccontare con coraggio una
provincia sempre più critica come quella casertana.
Forte
l'intervento dell'ex sindaco di Castel Volturno,
Mario Luise che ha posto l'accento sulla necessità di
una visione giornalistica seria e strutturata dei fenomeni di abbandono e
speculazione in provincia di Caserta. "Inutile fotografare il litorale Domitio senza spiegare perché si sia arrivati a tanto abbandono
- ha detto Luise - bisogna scavare, scrivere,
diffondere gli atti ufficiali, facendo inchiesta seria, altrimenti nulla
cambierà mai veramente".
La
partecipazione di Raffaella Forgione, architetto,
ingegnere e assessore ai lavori pubblici di Pompei ha dato un taglio ancor
più brillante all'evento. "Questo
libro è una storia al contrario, ma è una storia drammaticamente vera - ha
confermato Raffaella Forgione - sembra una terra
popolata da orchi, ma è la vera narrazione dei fatti di Castel
Volturno in questi ultimi quattro decenni. Il senso della bellezza che si perde
sotto la speculazione edilizia capace di soffocare mare e spiagge per volere di
una cordata di imprenditori senza scrupoli - ha proseguito l'ingegnere
urbanista - un libro su questo scempio senza pari è davvero la prima pietra per
costruire una nuova memoria, una coscienza collettiva che ci faccia riprendere
un vero cammino di indignazione e cambiamento".
Tra
i relatori, spiccava la presenza di
Antonella D'Andrea, consulente editoriale della Spring
che ha editato il libro "I Padroni di Sabbia". "E' un momento di
forte impegno nel campo dell'inchiesta giornalistica di primo piano, per noi e
per l'autore che, da stasera, prende
l'impegno di pubblicare al più presto un nuovo libro d'indagine con la Spring Edizioni - ha rivelato in anteprima la giovane
rappresentate della casa editrice - siamo sulla buona strada e rilanciamo con
tutta la passione la nostra volontà di camminare al fianco di Salvatore Minieri
per nuovi e sempre più interessanti testi di inchiesta.
C'è
bisogno di libri come "I Padroni di Sabbia - ha concluso Antonella
D'Andrea - c'è bisogno di persone come Salvatore Minieri per conoscere e
denunciare, c'è bisogno di scrittori coraggiosi come lui per cambiare rotta in
questa terra".
Vibrante
l'intervento della "padrona di casa", il commissario dell'Ente
Provinciale Turismo di Caserta, Lucia Ranucci.
"Un'occasione come questa mi riempie di orgoglio e ci consente di porre un
altro tassello verso la normalizzazione delle nostre coscienze, troppo a lungo
piegate su un atteggiamento quasi dormiente - ha sottolineato Ranucci - sono io a ringraziare l'autore e i relatori per
questo momento di così intenso impegno culturale e, soprattutto, civile. Da
parte dell'Ente che rappresento, ribadisco la disponibilità sincera e schietta
di essere sempre promotore di momenti
così elevati, fondamentali per agganciare una ripresa culturale e di coscienza
collettiva".
Alla
fine della serata, l'autore ha autografato le copie del suo libro alle
tantissime persone presenti nella Sala degli Specchi, e ha confermato di essere
già al lavoro sul nuovo libro. Si tratta di un cold
case ambientato tra Lazio e Campania tra gli anni '70 e i primi anni '80.
"Ringrazio tutti con grande commozione - ha detto Salvatore Minieri - e
accetto la sfida: continuare a scrivere senza filtri, raccontando tutto. E'
questo il vero senso del giornalismo, soprattutto in questa terra così
omertosa".
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