RoadTV Italia, 13 febbraio
2015
L'Antica Cales fa
concorrenza ai Siti archeologici di Pompei ed Ercolano. Grazie ai volontari è
risorta nella sua bellezza, ma rimane ancora molto da fare.
Ancora una volta il nostro territorio ci stupisce
per le sue ricchezze storiche, archeologiche e di cultura. L’Antica Cales, l’attuale Calvi Risorta in provincia
di Caserta)
è uno dei Siti
archeologici più spettacolari ma poco valorizzati d’Italia e
del mondo, da poter avere tutte le carte in regola per poter concorrere degnamente con le
antiche Pompei ed Ercolano. Grazie al lavoro dei volontari di ARCHEOCALES e giovani archeologi indipendenti
sono stati rimossi i cumuli di rifiuti e di vegetazione ruderale che la
assediavano e ora i resti della magnifica colonia romana fondata nel 334 a. C. è
disponibile alle visite dei turisti.
L’Antica Cales si
trova tra Lazio e Campania, in un’area all’epoca militarmente strategica.
Sono giunte fino a noi le fortificazioni e le mura della città, il
teatro,
un tempio,
un grande complesso
termale, molte sontuose domus di era imperiale. La
stragrande maggioranza dell’Antica Cales è ancora da scavare, come l’anfiteatro, la necropoli e edifici
pubblici. L’Antica Cales, oggi alla luce del sole, in passato è stata terra di tombaroli
e di traffici illeciti
di rifiuti. Per queste ragioni basti sapere che a partire dal
20o9 il Ponte delle
Monache, infrastruttura del VI secolo
a. C., è divenuto una discarica abusiva di rifiuti speciali.
Grazie ai volontari l’antica città,
prima degli Aurunci
e degli Ausoni
e poi romana, con i suoi 2500
anni di storia resiste ancora e si apre al pubblico dei visitatori. La sua
storia merita di essere diffusa, in quanto di primo piano nella storia della
romanità in Italia. L’Antica Cales era fedele ai cartaginesi e fu
espugnata nella sua fedeltà più dalle tasse e dalle leggi romane che dagli
eserciti. Come colonia
romana essa divenne celebre e prospera per le sue ceramiche (vasi caleni) ed ebbe una grande espansione edilizia tra il II e il I secolo prima di
Cristo. Sede vescovile
nel V secolo Calvi Risorta verrà poi distrutta dai Saraceni nel 879. La
sua storia ripartì con il Principato
normanno di Capua, con la conquista di Ruggero II e il Regno di Ferdinando I di Aragona
nel XV secolo.
L’Antica Cales
merita di essere valorizzata, custodita ed è un sito archeologico da non
sottovalutare e da
visitare.
Visita
www.CalviRisorta.com