Le mani dei volontari per ripulire i tesori
di Calvi
Giuseppe Scarica
L'associazione CalesCalvi all'opera
per esaltare il patrimonio della cittadina casertana
Calvi Risorta città aurunca
crocevia di grandi civiltà. Sede di etruschi,
latini, sanniti e colonia di diritto
latino dal 335 a.C. con l’occupazione di Marco Valerio di un’area ritenuta
di grande importanza strategica. Definita da Strabone
“città splendida”, fu la prima colonia romana
nell’area settentrionale della Campania.
Ma l’uomo ha la memoria corta ed oggi Cales, l’antica, ha bisogno d’aiuto. E‘ cosi che sono nate
le iniziative dell’associazione
CalesCalvi, con a capo il presidente
Alfredo Maciariello.
L’associazione, nata negli
anni ’90, negli ultimi tempi sta portando avanti lodevoli iniziative volte al recupero e alla valorizzazione dell’enorme patrimonio artistico culturale e storico della cittadina casertana.
“La nostra associazione si occupa di
valorizzazione del territorio
Caleno, allo stato non abbiamo fondi disponibili e operiamo "a secco", ovvero unicamente con il nostro impegno di volontariato. – esordisce l’architetto Maciariello
- ne deriva che non possiamo permetterci spesa alcuna.
L’associazione, nata quattro
mesi fa, già conta più di 100 iscritti, con un’età media tra i 35 ed
i 40 anni, “un fenomeno sociale” lo definisce il presidente
in una comunità che conta 6000 abitanti e vede nelle proprie strade un gran numero di associazioni
di vario tipo. CalesCalvi ha intercettato una volontà diffusa di riscatto territoriale, con tanta determinazione a dire no alle iniziative scellerate di abuso delle
tante risorse territoriali. Molti aderenti partecipano per la
prima volta ad una esperienza di volontariato culturale ma uniti dallo spirito
di iniziativa e cura del patrimonio.
Attualmente l’associazione è concentrata sui
lavori di pulizia del parco archeologico di Cales e della stupenda
cittadella monumentale posta sull'acropoli dell'antica città, volti a liberare da rovi e spine le aree circostanti monumenti insigni come la Cattedrale romanica, il Castello aragonese,
il Seminario settecentesco, la Dogana borbonica, i resti
dell'antico tempio che presidiava l'arce e della città medievale.
Come spesso accade le iniziative sono più forti
quando partono dal basso, dai semplici cittadini ma l’architetto ci tiene a sottolineare che nonostante il periodo di
spendig review non manca il supporto morale da parte delle istituzioni.
“In particolare il Sindaco
Giovanni Marrocco e il responsabile
dell'Ufficio locale della Soprintendenza Archeologica Dott. Antonio Salerno sono sempre pronti a supportarci anche dal punto di
vista organizzativo”.
Ecampania.it è al fianco di questo
tipo di associazioni e iniziative e
a breve sarà a Calvi per rendere partecipi i lettori
del messaggio proveniente dall’associazione, sii turista della tua città.
Visita www.CalviRisorta.com